Una grande festa della vela aperta a tutte le imbarcazioni. L'invito arriva anche questanno dallo Yacht Club Italiano che rinnova lappuntamento con «Millevele 2012» il prossimo 2 giugno davanti al Lido di Albaro. Raggiunta quota 26 edizioni, la veleggiata ospiterà (le iscrizioni sono gratuite) barche a vela dai 6,45 metri in su, suddivise in undici categorie in base alla lunghezza fuori tutto, che affronteranno un nuovo percorso a triangolo lungo dodici miglia. Dopo la partenza, la flotta arriverà a Quarto, si dirigerà poi verso una boa al largo per poi far ritorno al Lido di Albaro.
«Il percorso è in parte cambiato - spiega Giorgio Mosci segretario generale della Millevele -. È un po più breve. Le barche andranno subito fuori e torneranno giù in parata. Invece di vederle sfilare lungo la costa da Punta Chiappa, le vedremo dal largo venire in giù. Peccato - aggiunge - avremmo voluto diversificare ulteriormente. Avevamo pensato a un percorso da levante a ponente, o addirittura, solo a ponente, visti i tanti amici che arrivano da lì. Ma non è stato possibile. Purtroppo i mari antistanti il bacino non ce lo permettono, e l'Autorità Marittima non ha dato il permesso. Troppe le barche e il passaggio delle navi». Contemporaneamente sabato 2 e domenica 3 giugno partirà la quarta edizione di «Millevele Young» la regata dedicata alle giovani promesse della vela riservata ai ragazzi dai 9 ai 16 anni, che si svolgerà su un campo di regata posato a largo del Lido di Albaro. La terza edizione di «Millevele Coastal Rowing»: disciplina del canottaggio costiero nata in Francia alla fine degli anni 80, riservata a equipaggi maschili e femminili, è in programma sempre il 2 e 3 giugno ma a Camogli in collaborazione con la città di Recco. «Millevele 2012» - che vede tra le 140 iscrizioni attuali, anche gli equipaggi di quattro istituti nautici italiani - godrà del sostegno per il secondo anno della Commissione Europea e della collaborazione con Amiu che nella manifestazione ritrova un momento di divulgazione per spiegare la raccolta differenziata in navigazione.
Malgrado sponsor e collaborazioni, la preoccupazione non manca all'interno dell'organizzazione, soprattutto quando si parla di futuro: «Purtroppo la nostra città è abbastanza staccata da questo sport e le nostre attività non sono seguite come vorremmo - lamenta Mosci -. Contiamo comunque su un numero maggiore di iscrizione, perché Millevele rappresenta una festa del mare, una veleggiata popolare. Non possiamo difatti parlare di regata, perché le regole sono più elastiche. Il messaggio è chiaro: divertirsi senza particolare agonismo».
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