È tempo di elezioni non solo nel nostro Paese ma anche appena varcata la frontiera tra la Francia e il Principato di Monaco. In una delle monarchie più piccole d'Europa che affaccia sul limpido mare della Cote d'Azur, circa 6.500 monegaschi, su un totale di 8.500, il 10 febbraio sono andati alle urne per il rinnovo del Conseil National, l'equivalente del nostro Parlamento. È stata Horizon Monaco a vincere le elezioni con una coalizione guidata da Lauren Nouvion, con 450 voti in più sui diretti avversari dell'Union Monégasque guidata da Robillon. In totale hanno votato 5.088 monegaschi, il 74,55%. Il risultato è stato inatteso e stando a quanto ha riportato all'indomani del voto la stampa monegasca, andrà a «sconvolgere» gli equilibri politici.
Horizon Monaco si è aggiudicata 20 seggi, Union Monégasque ex coalizione di maggioranza 3 seggi e Renaissance (lista dell'SBM guidata da Eric Elena) 1 seggio. Il 21 febbraio 2013 ci sarà l'elezione del presidente del Parlamento, dopo undici giorni dal voto. Per saperne di più su questa tornata elettorale, abbiamo fatto il punto della situazione col presidente pro tempore del Conseil National di Monaco, Jean François Robillon 50enne di professione cardiologo.
«La funzione del Conseil National - ha detto il presidente Robillon, da tre anni presidente e da dieci componente del consiglio, - è la seguente: l'iniziativa delle leggi spetta al Principe mentre la deliberazione e il voto delle leggi spettano al Conseil National che ha anche la facoltà di fare delle proposte di legge». Sono state tre le liste a contendersi i 24 seggi al Conseil National: l'Union Monégasque l'ex partito di maggioranza del quale fa parte il presidente Robillon e si ispira a valori legati al mondo del sociale.
L'avversario principale dell'Union Monégasque è Horizon Monaco, un gruppo politico più incentrato nel campo finanziario ed economico. Infine la lista Renaissance che è molto vicina agli addetti ai lavori della casa da gioco di Montecarlo. Robillon tiene a precisare che tutti coloro che praticano politica nel Principato, provengono dalla società civile e mettono il loro tempo a disposizione delle istituzioni. L'attenzione dei temi sociali è sempre stata una delle priorità del presidente Robillon e del suo consiglio, soprattutto nei confronti dei lavoratori frontalieri che ogni giorno dalla Francia e dall'Italia raggiungono il principato retto da Alberto II e che contribuiscono alla sua crescita economica. «Sono 4.500 i frontalieri italiani, contro i 35 mila francesi, che lavorano a Monaco - ha detto Robillon - e a tal proposito mi sono impegnato in prima persona per far sì che ci fosse un'assicurazione sanitaria totale per coloro che lavorano a Monaco. Mi piacerebbe in futuro estenderla anche ai loro familiari».
Non solo temi sociali ma anche sviluppo del territorio: «È molto importante migliorare i trasporti ferroviari tra Sanremo e Monaco, per limitare il traffico auto - ha detto il leader di Union Monégasque - e per muoversi in maniera più ecologica. Un'iniziativa che sarà personalmente seguita da Alberto II, molto attento ai temi ecologici e all'inquinamento». Anche Monaco non è rimasto indenne dalla crisi economica globale che è arrivata qualche anno dopo rispetto a Francia e Italia anche se nell'ultimo bilancio, approvato dal Conseil National, il Principato ha chiuso il 2012 con un attivo di 900 milioni di euro. Pur essendo un piccolo Stato con poco più di 30mila abitanti, Monaco pensa sempre in grande e ad espandersi. Se non lo riesce a fare su terra o mare, lo fa verticalmente: è in costruzione un nuovo grattacielo di nome «Odeon» di 48 piani e 170 metri di altezza che diventerà una delle torri residenziali più grandi d'Europa. I numeri sono straordinari: con un'impronta di 3.000 m2, 10 livelli sotterranei e 48 livelli fuori terra, l'edificio offre una superficie lorda totale di 100.000 m2, una superficie abitabile di 48.000 m2, un totale di 259 appartamenti, di cui 73 di lusso, 32.000 m2 di parcheggi sotterranei per oltre 500 posti auto, un basamento di 7 livelli, per un totale di 18.000 m2, per uso uffici e commerciale. L'insieme rivestito da circa 35.000 metri quadri di facciate vetrate, serramenti scorrevoli e parapetti vetrati.
Il manufatto è opera del gruppo Marzocco che assieme ai Pastor sono i re del mattone di Monaco, i cui rampolli di queste due influenti famiglie del Principato si sono uniti in matrimonio a settembre.
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