Ravalli da solo ma contro Doria «Indipendenti, non certo miopi»

Ravalli da solo ma contro Doria «Indipendenti, non certo miopi»

C’è un unico movimento in corsa per le elezioni amministrative del 6 e 7 maggio a Genova che non corre per il Comune, ma si è fermato ad un Municipio. Lo ha fatto per strategia, ma soprattutto perché la propria lista è nata negli ultimi anni per una battaglia cresciuta sul territorio dopo la decisione di Marta Vincenzi di realizzare la moschea in un’area del Lagaccio. Si chiama «Cittadini del Municipio Centro est» e candida come presidente Felice Ravalli, dipendente Amga passato agli onori delle cronache come il pasionario del Centro est impegnato a combattere la realizzazione del luogo di culto islamico nel quartiere. In tre anni e mezzo di lotte per far sentire la propria voce all’amministrazione comunale hanno tentato di coinvolgere tutti i partiti, molti sono rimasti sordi alle loro rivendicazioni, altri hanno garantito forte appoggio ma il comitato ha preferito non schierarsi: «Nelle nostre battaglie abbiamo avuto il sostegno della Lega Nord, del Pdl e di Italia dei valori. Ogni volta che facevamo sentire la nostra voce ci mettevano un secondo a metterci il “bollino” di burattini dei partiti - racconta il candidato presidente -. Così abbiamo scelto di restare autonomi da tutti rinunciando a fare una lista anche per il consiglio comunale». Ravalli mette in campo una squadra di volontari che non hanno mai fatto politica e pronti ad impegnarsi su programmi veri e promesse reali, «non come quelle vergognose fatte dal centrosinistra in questi anni e mai mantenute».
In cima alla lista c’è il recupero dell’area individuata per la moschea. Nessun luogo di culto islamico ma strutture di servizio per il Lagaccio come un poliambulatorio, centro ricreativo e pista ciclabile. Tra le proposte anche un centro d’ascolto in Municipio per raccogliere le problematiche della gente ed un no perentorio al sesto bacino vicino alla Foce perché porterebbe inquinamento acustico ed atmosferico. Per la corsa a sindaco nessuna indicazione, almeno per il momento, ma solo un avviso: «A chi vive nel quartiere invito di aprire gli occhi su Marco Doria che ha come priorità la moschea, invece del lavoro per i giovani».
La lista.

Salvatore Benestante, Marco Bianchi, Riccardo Bregante, Roberto Capparelli, Massimo Caridà, Claudia Carrero, Maria Conti, Carmelina Dattilo, Raffaele De Filippis, Armando Gallone, Alessandro Ghigliazza, Diego Grillo, Maria Anna Monaldi, Maurizio Moretto, Gaetano Poli Dell’Anna, Luca Pradelli, Martino Ragazzo, Bruno Saltalamacchia, Irene Scovero.

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