Cronache

«Vialli, un uomo senza coraggio»

«Una persona senza coraggio». Beppe Dossena, grande campione che tutti ricordano protagonista dell'anno dello scudetto, è scatenato. Come è stato annunciato, lunedì sera a Marassi, verrà disputato uno straordinario «derby» (a favore della Fondazione di Vialli e Mauro «Slancio»), saranno di fronte le due formazioni che in quell'anno fatidico e indimenticabile vinsero una, la Samp, lo scudetto e il Genoa andò quarto in Coppa Uefa. Ventuno anni fa, per l'esattezza. Ora le due squadre con quasi tutti gli «eroi» di allora si ritroveranno lunedì sera. Ma, e qui sta lo «scandalo» e la rovente «polemica», non ci sarà Beppe Dossena.
Come mai Beppe non sei stato convocato?
«Vorrei saperlo anch'io. Penso che Vialli non si sia comportato bene nei miei confronti (queste dichiarazioni Beppe le ha rilasciate a Telenord, ieri mattina, molto arrabbiato). Vorrei tanto sapere il motivo».
Ci sono ragioni particolari?
«Non lo so, ma penso che se c'erano bastava che Gianluca mi desse una telefonata. Invece niente, tutti convocati tranne me. Un uomo senza coraggio davvero. Non vorrei che ci fosse alle spalle qualche motivo per cui qualcuno avrebbe invitato Vialli a non convocarmi».
Chi potrebbe essere?
«Non lo so proprio, certo è mancato in questa storia molto buon senso e non mi meraviglio che sia mancato a Gianluca».
Ti dispiace molto...
«Certo, perché in quella formazione c'ero anch'io e penso di aver dato un contributo pari agli altri, anzi forse qualcosina di più».
Non potrebbe essere una dimenticanza?
«Non lo so, certo una leggerezza o qualcosa di peggio. Credo che questa sia stata la peggiore prestazione calcistica-umana di Vialli. Resto comunque amico suo e continuo a ricordarlo come grande giocatore».
Ma se, conosciuta questa tua reazione, ti richiamasse, ovviamente scusandosi?
«Scenderei in campo certo, credo sia una bella manifestazione che si deve appoggiare. Ma ho l'impressione che non lo farà. Quando manca una certa sensibilità...».
Un vero peccato che una così bella iniziativa legata alla solidarietà sia stata «rotta» da un evento simile. Per la cronaca, Beppe Dossena, ricordiamo, in passato aveva avuto vertenze con la società blucerchiata quando Garrone prese la Samp e lui venne accusato di «bluffare» su eventuali acquirenti. Ma oggi tutto è passato e la Sampdoria come società non «entra» per nulla in questa manifestazione, né pensiamo che Vialli abbia avuto qualche «soffiata» particolare (la correttezza e la serietà della famiglia Garrone è fuori discussione, ci mancherebbe). Certo poteva essere questa, comunque, la partita della «pacificazione» (parola molto usata di questi tempi). Ma se Beppe non ci sarà..

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