Cronache

Zoccarato resta in sella: «Scelgo la mia città»

A poche ore dallo scadere del ventesimo giorno, entro il quale la legge gli avrebbe consentito di tornare sui suoi passi, Maurizio Zoccarato ha ritirato le dimissioni da sindaco di Sanremo. Si è chiuso in questa maniera un periodo politico delicato che ha tenuto con il fiato sospeso l'intera città.
Tutto era nato lo scorso 28 dicembre quando Zoccarato, durante un'accesa conferenza stampa, aveva lamentato la poca considerazione avuta da parte del Pdl verso Sanremo, una delle poche città governate in Liguria da una maggioranza azzurra, chiedendo un rinnovamento del partito a livello regionale.
«Il mio messaggio è arrivato ed è stato recepito - ha detto ieri Zoccarato - tanto che mi è stata offerta la candidatura nella lista del Pdl in una posizione che mi avrebbe molto probabilmente garantito l'elezione alla Camera. Personalmente, sia a livello familiare sia lavorativo, avrei potuto accettare, ma dopo un confronto con la mia maggioranza ho scelto di ritirare le dimissioni e rimanere primo cittadino di Sanremo».
Zoccarato ha detto di aver avuto contatti, oltre che con l'onorevole Claudio Scajola, anche con altri esponenti di spicco del Pdl senza però rivelarne il nome. A lui sarebbe stato offerto il quarto posto in lista. «Se avessi seguito il partito mi sarei candidato, invece ho scelto la città - ha spiegato il sindaco -. Sono stati proprio i miei consiglieri comunali ed assessori, che ho incontrato sia singolarmente sia a gruppi, a convincermi a rimanere alla guida di Sanremo. Ci sono molti lavori che stanno partendo ed è giusto non perdere la possibilità di realizzare il sogno di cambiare in meglio la città. Per esempio per il mese di giugno sarà pronto uno stralcio del Puc che Sanremo attende da 33 anni».
Per quel che riguarda il rinnovamento del partito e la considerazione di Sanremo, Zoccarato afferma di aver avuto un confronto diretto con l'ex ministro Scajola. «Si è trattato di un dialogo maschio - spiega - affinché Sanremo abbia il suo giusto spazio e peso politico, in provincia e in regione, per quel che riguarda le decisioni importanti». Zoccarato conferma, senza voler entrare nei particolari, di essere stato corteggiato anche da altri partiti che sarebbero stati interessati ad una sua candidatura per queste elezioni politiche.
«Per correttezza non faccio i nomi perché ci sono alcune liste che sono già state depositate e ci sono altri nomi - nicchia -. Io rimango un uomo del Pdl, cui come amministrazione daremo un completo appoggio per questo importante appuntamento elettorale». Ora riparte a pieno ritmo l'attività amministrativa. I prossimi appuntamenti saranno l'esame in consiglio comunale del piano di impresa del casinò e, subito dopo, un rimpasto di giunta. «Che dovrà lavorare al cento per cento - ha concluso Zoccarato -. Devo capire chi può rendere di più e chi di meno. Ci potranno essere cambiamenti in termini di deleghe ma forse potremmo trovarci anche con un assessore in meno. In questa macchina c'è infatti uno spoiler che ci sta proprio male».


Insomma Zoccarato, pur rientrato nei suoi poteri, continua a tenere tutti sulla corda.

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