George Harrison ha dato il meglio con i Beatles. Abbey Road ne è la prova. Poi, da solista, non è più riuscito a mettere in fila più di due buone canzoni per album. All Things Must Pass (1970) fa eccezione solo perché è triplo.
L’album è stato ristampato in saldo (10 euro) nell’edizione-trentennale uscita nel 2000. Oltre a My Sweet Lord si segnala Isn’t it a pity, delizia (bocciata da Lennon nel 1966) che ha il solo vizio di durare troppo. La produzione del malefico Spector relega la voce del povero George in un cantuccio.
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