Il circolo anarchico a cui apparteneva Giuseppe Pinelli, annuncia che accanto alla nuova targa sarà rimessa quella originale: «Giovedì, e con noi ci sarà tutta la Milano democratica e antifascista». Anche i Ds milanesi sono contrari alla decisione della giunta: «La lapide deve tornare comera, con la scritta ucciso invece che morto, la città e la sua storia non meritano questo sfregio». E ieri è già cominciata la «guerra»: durante un presidio in piazza Fontana, i manifestanti anarchici hanno corretto con nastro adesivo la nuova targa e appeso manifesti contro il sindaco. Ma la scritta, a sua volta, è scomparsa quasi subito.
Il candidato sindaco dellUnione Ferrante è «stupito» perché «in un episodio di tale delicatezza Albertini ha deciso da solo, senza coinvolgere il consiglio comunale».
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