«Da giornalista a scrittrice passando per l’alta moda»

«Da giornalista a scrittrice passando per l’alta moda»

«Amo intensamente il Natale, lo attendo, lo preparo per 364 giorni, lo vivo fortemente. Mi emoziona». E così Paola Patrone, savonese, ex giornalista di casa nostra, oggi manager della moda ad alto livello decide di scrivere il suo primo romanzo, dal titolo proprio legato al giorno a lei tanto caro «Il nostro Natale» (edito Mursia).
Paola Patrone dal giornalismo, alla moda, alla letteratura?
«Proprio così. Il mio primo libro è una bella storia al femminile, legata proprio alla festa a me più cara. La storia di una amicizia femminile, protagoniste solo donne».
E gli uomini?
«Li lasciamo da parte per ora, sono deboli...».
Parliamo di Paola nel periodo savonese?
«Ho iniziato la mia vita a Savona. Da ragazza amavo molto la danza, ma ero molto alta e quindi mi hanno consigliato di smettere».
Poi lo sport, grandi successi...
«Sì, nel Basket Savona, ottimi risultati, una carriera davanti. Ma anche qui, qualche dubbio, voglia di fare altre cose».
Giornalismo...
«Per due anni ho scritto sulle pagine de “Il Secolo XIX”. Mi ha seguito amorevolmente Mario Muda. È stato lui a farmi amare la scrittura. Sono stati anni belli, mi sono formata professionalmente».
Ma ancora una... deviazione verso la moda.
«Sono andata a Milano, capitale della passerella. Nove anni, oggi sono una manager orientata al commerciale. Capo di un team di persone che guido, mi auguro, con successo».
Solo donne?
«No, qui ci sono anche gli uomini. Il rapporto è buono».
Paola, lei è single?
«Sì, per ora».
In una intervista televisiva lei ha sostenuto di preferire un uomo brutto e intelligente invece di uno bello e scemo. È così?
«È vero, anche se al momento non ho trovato uno bello e scemo, ma nemmeno uno brutto e intelligente».
Secondo lei non esistono uomini belli e intelligenti?
«Per ora non ne ho mai trovato».
Il suo Natale come è stato? Senza uomini?
«Senza uomini, certo. Ma questo non significa che non mi piaccia frequentare il cosiddetto sesso forte. Trovo che oggi l’universo maschile abbia tanti problemi, più di quello femminile».
Le interessa la politica?
«Poco, finché ci saranno troppi uomini».
D’Alema o Berlusconi?
«D’Alema».
Brad Pitt o George Clooney?
«Clooney per tutta la vita».


Tanga o giarrettiera?
«Giarrettiera».
Gonna o calzoni?
«Calzoni»?
Albero o presepe?
«Albero».
Il suo prossimo libro?
«Lo dedicherò a Genova. E magari racconterò una storia di amicizia maschile. Così la faccio contenta».

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