No, è vero. Quelli della foto non sono cassonetti di Napoli. Sono «solo» quelli di corso Sardegna, Genova. Ma dopo un giorno di sciopero dellAmiu. Oppure, provando a guardare nel futuro senza neanche aver bisogno di una patente da mago, sono quelli che si presenteranno agli occhi dei genovesi il giorno, tuttaltro che lontano, in cui verrà decretata la chiusura della discarica di Scarpino. Per capire cosa accadrà dopo un mese, è sufficiente immaginarsi quei cassonetti sommersi da una spazzatura moltiplicata per trenta volte.
Esagerazioni? Mica tanto, se si pensa che per quanto possa essere prorogata lapertura di Scarpino, i tempi di approvazione e poi di realizzazione di un impianto di distruzione dei rifiuti saranno comunque più lunghi. Soprattutto se la sindaco degli annunci e i suoi assessori continueranno a giocare con i progetti sempre diversi e le puntuali precisazioni utili solo a disinnescare i ricatti ambientalisti.ALTRI SERVIZI A PAGINA 42- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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