Giro di vite contro il «suq» di Caricamento

Maggiore controllo sul «Suq» di piazza Caricamento. È quanto ha chiesto ieri nel corso della seduta del consiglio comunale, Gianni Bernabò Brea, capogruppo de La Destra. Il «mercatino» che si svolge ormai da tempo tra Ponte Reale e l'area che circonda palazzo San Giorgio, è appuntamento fisso per extracomunitari che scambiano, o forse acquistano, beni di dubbia provenienza. Tra i teli allungati per terra si può trovare di tutto, dall'oggetto d'oro agli abiti usati. «Senza contare gli oggetti rubati - spiega il consigliere comunale-. Le ronde di polizia e carabinieri che sequestrano la mercanzia ma poi lasciano a piede libero questi sedicenti commercianti, non risolvono il problema».
L'assessore alla sicurezza Francesco Scidone ha promesso un giro di vite. Si parte dall'intensificazione del presidio dei vigili di quartiere, che passeranno da quel punto più volte al giorno. Tre volte alla settimana passerà anche una squadra di finanzieri: «La merce sequestrata viene distrutta o lasciata in deposito se identificata come rubata. Ma l'unica soluzione sarebbe il presidio 24 ore su 24», dice Scidone. «Non è un problema di presidi e luoghi - ribatte Bernabò-, certe iniziative andrebbero stroncate sul nascere».
Un degrado che sotto la Lanterna è testimoniato anche dal problema delle discariche abusive, diffuse soprattutto sulle alture della città.

Anche in questo caso l'assessore ha promesso maggiori controlli. «Serve una maggiore educazione da parte dei genovesi - dice Franco Debenedictis, consigliere della Lista Biasotti - e un pugno più duro da parte di chi deve controllare».

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