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Giuliana e Gino, la politica vera delle persone perbene

Giuliana e Gino, la politica vera delle persone perbene

(...) Musso - con gente che lo applaude prima ancora che apra bocca o che ritiene attacchi devastanti nei suoi confronti osservazioni innocue come quelle sulle sue (assurde) assenze in consiglio comunale - credo sia il peggior nemico di Enrico.
Così come rovinano Musso certi suoi ultrà. Alcuni, oltre a non avere il senso della gratitudine, non hanno nemmeno il senso del ridicolo, e li lasciamo a cuocere nel loro brodo: confondere il liberalismo con la libertà di dire tutto quello che passa per la testa è materia da magistrati. Altri, come Marco Marchionni, Francesca Gnocchi, Luciano Ardoino, o come il responsabile dell’organizzazione giovanile di Oltremare Enrico Moizo, sono persone assolutamente perbene, con cui confrontarsi è un piacere: il suo articolo di ieri sul centro storico è un esempio di ciò contro cui combattiamo noi e lui insieme. E chissenefrega se lui pensa che Musso sia la migliore arma contro tutto questo e io no. L’importante è cambiare Genova in meglio. L’importante non è la strada scelta, ma il traguardo finale.
Certo, ribadisco, come ha fatto giustamente notare anche Paolo De Totero in un ottimo articolo sul Corriere Mercantile, è abbastanza surreale che i voti a Musso come «migliore politico locale» vengano da un’associazione il cui leader è Marco Vezzani, che di Oltremare è uno dei soci più influenti. Insomma, capisco l’amicizia o l’Ami(cizia) - entrambi erano membri del consiglio di amministrazione della partecipata voluta da Beppe Pericu - ma almeno non ci si venga a parlare di conflitti di interesse.
Detto questo e ribadita - nonostante tutto questo - la mia stima per Musso, dico anche tranquillamente che non credo che Enrico possa essere in nessun modo il candidato del centrodestra alle amministrative. L’eventuale ballottaggio, ovviamente, è un’altra storia.
E dopo aver dedicato tanto spazio alla politica che non amo, mi piace dedicare qualche riga a quella che amo. Ad esempio - come dicevo ieri con il signor Dufour, un vero amico del Giornale che ci crede senza chiedere nulla in cambio ed è animato da una sana passione e dal sacro fuoco dell’impegno civile - mi piace moltissimo la politica di Giuliana Valle Pierrottet, persona perbene se ce n’è una e, soprattutto, persona che intende il suo impegno come volontariato, come passione, come amore. E dico amore nel senso più pieno e più vero della parola. Lei non accetterebbe mai, ma se si cerca un candidato sindaco, si guardi a Giuliana e a quelli come Giuliana. Ai disinteressati, a chi crede davvero.
Mica finita. Vogliamo vedere nelle istituzioni? Le mie preferenze sono note: penso che Matteo Rosso e Roberto Cassinelli siano il meglio a disposizione, così come penso che alcuni di coloro che erano stati eletti - si badi bene con le preferenze e non per designazione doppiamente Imperiale - nel centrodestra e sono andati all’Italia dei Valori non siano perdite lievi: mi tornano in mente Franco De Benedictis e a Alberto Gagliardi.


Ma, anche al di là di Rosso e Cassinelli e di tanti altri consiglieri regionali capaci, mi piace spendere una parola per Gino Garibaldi, persona perbene, ricca di ideali e di passione. Persona, soprattutto, che parla con la sua gente e a cui la gente piace. Da qui, da questo, da questi, bisogna partire.

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