La giunta di Marta torna lumaca, per il Ferraris si riparte da capo

La giunta di Marta torna lumaca, per il Ferraris si riparte da capo

(...) di Locri, in Calabria, e la promessa della ditta sposata dall’assessore allo sport Stefano Anzalone: «Hanno detto che manderanno tutto con dieci autotreni, avremo il materiale senza ritardi» raccontava Anzalone ad agosto. Più contento ancora il presidente di Sportingenova Luca Ganduglia che parlava di «ottimo risultato» da parte della società l’aver aggiudicato il bando con un risparmio di 160 mila euro. Peccato che qualche settimana dopo, il 7 settembre, la Falegnameria Sansotta diede forfait. I dieci autotreni carichi di seggiole da stadio promessi all’assessore allo sport si sono persi nel nulla creando un problema soprattutto per il Genoa che, ottenuta una deroga per il turno preliminare con l’Odense ha rischiato di non averla per gli incontri casalinghi del girone di Europa League.
La ditta scelta dal Comune non ha neanche la possibilità di fornire i documenti richiesti per la firma del contratto di fornitura. Da quel 7 settembre tante buone intenzioni, dichiarazioni che il problema sarebbe stato risolto, ma il primo atto ufficiale è arrivato solo ieri con al delibera di giunta per interventi di adeguamento delle sedute a norma Uefa per un importo di 728.366 euro esclusa Iva. 400 mila euro sono stati messi dalla Regione, altri 328.366 arriveranno da palazzo Tursi attraverso Sportingenova. Adesso ci si interroga sui tempi: «Il prossimo passo è quello di indire il bando e per questo i tempi tecnici sono di pochi giorni. Dopodiché si dovranno attendere anche due mesi prima dell’apertura delle buste - spiega Giuseppe Murolo, consigliere comunale del Pdl -. Certo è che il Comune non può rischiare di accelerare le tempistiche per evitare nuovi ricorsi al Tar che possano bloccare l’operazione». Murolo pone un altro interrogativo, «in 7 anni da consigliere comunale ho visto passare tra il bando e l’esecutività dei lavori anche 6 mesi persino per provvedimenti considerati urgenti - precisa l’esponente del Pdl -. Oggi non abbiamo nessuna certezza sui tempi e il rischio di non avere Marassi pronto fino alla fine del campionato». Finito il girone di Europa League, se il Genoa dovesse proseguire il suo cammino europeo, dovrebbe chiedere una nuova deroga all’Uefa rischiando anche di dover giocare i prossimi incontri lontano da Genova.
Da uno stadio reale ad un altro, al momento immaginario, anche ieri c’è chi ha riportato al centro del dibattito il progetto nell’area ex Colisa. Gianni Plinio, consigliere regionale del Pdl, ha presentato una mozione all’assemblea ligure perché si possa discutere della questione e perché sulla vicenda intervenga anche il presidente della Regione Claudio Burlando: «è necessario fare di tutto perché Genova non perda gli Europei del 2016 ed altri impegni internazionali - spiega Plinio -. Il presidente se l’è cavata fino ad oggi dicendo che, essendo nato a Marassi e genoano, ciò può bastare. Anch’io potrei dire da sampdoriano e da genovese che il progetto del presidente Garrone è interessante per la modernizzazione di Genova, ma le ragioni da tifosi non vanno anteposte agli interessi della città»
Intanto, sempre nella riunione di giunta comunale di ieri sono stati assunti provvedimenti riguardo ad altre strutture sportive in città. Sono stati stanziati 78 mila euro per la copertura pressostatica della piscina esterna da 50 metri del centro polisportivo Sciorba di Molassana. Altri 40 mila (su un costo complessivo di 120 mila euro) sono stati stanziati per la realizzazione di una centrale termica e di una tribuna telescopica nel centro polisportivo Pianacci in via Martiri della Benedicta a Voltri.

Finanziamenti anche per una pista di pattinaggio nell’area giochi «Lorenzo Barbarossa» sempre a Voltri, mentre verrà risistemato il terreno in erba sintetica dei campi di calcio Canova a Struppa e nel centro polivalente di via delle Gavette.

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