Dal golf alla moto resistenza al polso

Il Dna del marchio vive di sollecitazioni estreme Nell'ultima collezione otto modelli in acciaio

Enrico Sisti

L'estate di Sector No Limits si annuncia all'insegna della performance e della libertà espressiva. Il brand, assolutamente italiano, è stato fondato nel 1973, ha scritto pagine importanti nell'ambito dell'orologeria legata alle prestazioni estreme e, a partire dal 2006, dopo l'entrata nel Morellato Group, ha accentuato esponenzialmente la sua proiezione internazionale. Il claim della campagna Spring/Summer 2016, denominata No Limits Passion, recita: Resisto a tutto, tranne che alle passioni. Un messaggio che conferma il DNA unbreakable del marchio, il suo elevato tecnicismo legato all'ambiente marino, a quello di montagna e, last but not least, all'attività urbana e quotidiana, con le sue sollecitazioni vissute alla guida di un'auto o di una moto o nell'esecuzione di un servizio a tennis o di un drive su di un campo di golf. Lo sviluppo strutturale e tecnologico è abbinato a un design made in Italy ben calibrato nell'ottimizzazione della funzionalità. Simili caratteristiche le vediamo sintetizzate, in particolare, nella collezione 720, composta da 8 modelli, declinati tra cronografi (sei versioni), un GMT con datario e una variante squelette dotata di movimento automatico Seagull. Connotati comuni sono l'acciaio, trattato anche PVD oro o canna di fucile, il diametro da 44 mm, il vetro minerale, fondello e corona (protetta da spallette) serrati a vite a garanzia di un'impermeabilità fino a 10 atmosfere. Specificamente il cronografo, può prevedere o meno la scala tachimetrica incisa sulla lunetta, mentre sul quadrante spiccano le funzioni di minuti/ore crono e secondi continui , con quelli cronografici indicati da lancetta centrale e scala scorrente sull'ampio rehaut.

Non manca, in due versioni, il pulsante d'avvio/arresto a sezione rettangolare nell'iconico colore rosso.

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