Il governo apre un tavolo per risarcire Malpensa

Il governo riapre il tavolo su Malpensa e aeroporti lombardi: la prima riunione sarebbe prevista la prossima settimana. E si prepara a ricompensare Sea per il danno subito con l’addio di Alitalia allo scalo varesino: in ballo l’ampliamento dell’aeroporto, la possibilità di avere un ruolo nella gestione degli slot e infine il coinvolgimento nelle iniziative per l’Expo 2015. In discussione anche il futuro di Linate.
«Ora ci aspettiamo che il piano industriale della nuova Alitalia decida di ripartire dalla Lombardia» chiede Roberto Formigoni. Il presidente della Regione commenta con soddisfazione la decisione di non cedere gli slot intercontinentali della stagione invernale 2008-2009: «È un fatto positivo che la nuova Alitalia che nella riunione Iata dei giorni scorsi la nuova Alitalia abbia deciso di riportare su Malpensa due terzi degli slot che la vecchia Alitalia aveva dismesso o trasferito a Fiumicino».
Il governo ha esaminato anche la questione Sea, cercando una soluzione che consenta alla società di ritirare il ricorso in tribunale per ottenere da Alitalia un risarcimento di 1,2 miliardi. Il decreto del consiglio dei ministri per il piano di salvataggio Alitalia prevede la ripresa delle trattative con Sea sul per il mancato sviluppo di Malpensa.
Spiega il leghista Roberto Calderoli, ministro della Semplificazione e stretto collaboratore di Umberto Bossi: «Credo che gli aeroporti di Milano siano disponibili ad essere accontentati sulle richieste di ampliamento dell’aeroporto, sulla possibilità che gli slot lasciati liberi da Alitalia diventino un loro patrimonio e sull’ingresso di Malpensa nel progetto Expo». Insomma, secondo il ministro la Sea potrebbe ritirare il ricorso in cambio di cospicue compensazioni sullo scalo lombardo. Le nuove aree consentirebbero di realizzare la terza pista e di allargare ulteriormente l’aeroporto, con un vantaggio patrimoniale che aiuterebbe a superare i danni subiti per l’abbandono dell’hub da parte della compagnia.
La Lega in Lombardia si lancia anche nella difesa di Linate. A parlare è l’assessore all’Urbanistica e capodelegazione della Lega in giunta, Davide Boni: «Non è possibile abbandonare Linate, demolire l’aeroporto di Milano non è accettabile per i lombardi. Non ha senso creare problemi a Linate per salvare Malpensa». Secondo l’assessore lumbard (che fa parte del tavolo leghista sull’Expo) «Linate è un sistema complementare e non alternativo a Malpensa. Soprattutto chi fa voli business preferisce usare Linate per raggiungere le capitali europee». Considerazioni connesse a quelle sull’occupazione.

Boni ritiene che sia la Sea ad aver pagato di più: «In cassa integrazione ci sono i lavoratori della Sea e non quelli di Alitalia».
Toni “leghisti” anche in bocca alla sinistra. Attacca il segretario regionale del Pd, Maurizio Martina: «La Lombardia è penalizzata e intanto Panatalone paga».

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