Regole certe e trasparenti per lassegnazione dei container nei campi nomadi allestiti dal Comune di Roma. A chiederlo è il senatore di An Domenico Gramazio, in uninterrogazione parlamentare urgente ai ministri dellInterno Amato e della Solidarietà sociale Ferrero, dopo che il Giornale ha denunciato la mancanza di una graduatoria pubblica per le assegnazioni, nonostante gli alloggi e i servizi allinterno dei campi siano pagati col denaro dei contribuenti. «Linchiesta - spiega Gramazio - ha evidenziato una realtà drammatica che il Comune di Roma sottovaluta: larrivo continuo e incontrollato nella capitale di nomadi di diversa etnia, a cui si accompagna, oggi come in passato, la genericità dei requisiti per lassegnazione degli spazi allinterno dei villaggi attrezzati. Il generico criterio dellanzianità di presenza nel campo senza accertare la regolarità delle famiglie assegnatarie, come è successo in via di Salone, desta vivo allarme sociale sotto il profilo della sicurezza dei cittadini e della corretta gestione del denaro pubblico».
I dati sulla presenza dei nomadi forniti dalle ultime relazioni della Prefettura di Roma e dalla Caritas parlano chiaro: 6mila rom ospitati in villaggi più o meno attrezzati, a cui si aggiungono 10mila nomadi sparsi in una miriade di campi abusivi. Presenze in continuo aumento poiché, come informa la Caritas, larrivo a Roma di nuclei familiari di etnia rom dalla Romania prosegue al ritmo di 3-400 unità al mese. «Si tratta di persone non in regola con il permesso di soggiorno - si legge nellultimo rapporto dellOsservatorio romano sulle migrazioni, redatto dalla Caritas - che tendono a sottrarsi a qualunque contatto con le istituzioni, quali scuole, ospedali, medici, servizi sociali». Unemergenza sociale e di ordine pubblico che il prefetto di Roma Achille Serra intende risolvere con la creazione di nuovi villaggi attrezzati, ma ingestibili, secondo Gramazio, senza regole certe di assegnazione che tengano conto del requisito del permesso di soggiorno e dei precedenti penali dei singoli assegnatari, «al fine di fare in modo - dice Gramazio - che non si creino allinterno del campo stesso contrapposizioni tra bande per gestire il campo stesso in barba a ogni legalità». Sempre da Gramazio arriva la proposta di una commissione per la tutela e la sicurezza dei campi nomadi, «attraverso listituzione di una graduatoria che dovrà dare regole certe per linserimento dei nomadi nei villaggi della solidarietà che il prefetto Serra vuole istituire.
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