Enrico Musso, più Udc. E forse più una buona manciata di ex biasottiani in libera uscita. È questa la scommessa del nuovo grande centro. E la culla dellesperimento è ancora una volta la Liguria. Genova 2012 sarà loccasione della sfida ai due schieramenti, con una candidatura forte contro gli opposti che non riescono a decidere. Enrico Musso, proveniente dal centrodestra, e lUdc, finora fedelissima della sinistra burlandiana in Liguria, hanno fatto laccordo: il senatore ex Pdl sarà ancora una volta lo sfidante a Genova, ma correrà anche con il simbolo di Casini a sostenerlo. E probabilmente correrà anche con altre forze «moderate» che non troveranno spazio nelle due coalizioni «tradizionali» o che non si sentiranno più rappresentate da queste. È in corso anche una trattativa pressante da parte dellex candidato sindaco del centrodestra verso quei movimenti civici che in un recente passato hanno trovato spazio nelle varie liste di Sandro Biasotti. Gli «arancioni», giusto per non usare il nome dellex governatore che appena ieri ha confermato la sua fedeltà al premier Silvio Berlusconi.
Una soluzione che è stata definita nei giorni scorsi a Roma, direttamente tra il senatore «ribelle» e il leader Udc Pierferdinando Casini. Che offre al partito centrista loccasione di curare definitivamente il mal di pancia provato sia nei confronti della sindaco uscente Marta Vincenzi, sia eventualmente nei confronti della sua sfidante Roberta Pinotti. Decisi a non partecipare comunque alle primarie del centrosinistra, i centristi genovesi più volte cambiati a seconda del leader locale di turno, non hanno neppure mai nascoste le difficoltà a trovare spazio in una coalizione fortemente sbilanciata a sinistra. Udc e Musso puntano però al bersaglio grosso: il ballottaggio a questo punto diventa un obiettivo minimo e assai possibile, specie in una regione come la Liguria dove le tentazioni del grande centro hanno già solleticato la fantasia di esponenti di primo piano di entrambi gli schieramenti. Una seria preoccupazione in più per Pd e Pdl, già alla prese con la scelta del candidato. In particolare a sinistra si sta rafforzando sempre più la posizione di Marco Doria, il docente universitario che ha dichiarato la propria volontà di scendere in campo per le primarie di coalizioni.
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