Grande Punto, il salto di qualità

Bruno De Prato

da Torino

«Bella, solida, brillante». Un Luca De Meo minimalista si è limitato a questi tre aggettivi per definire la nuova Fiat Grande Punto. Neppure un accrescitivo, un «molto», un «issimo». E invece, dopo averla strapazzata senza tante cerimonie, sia in autostrada che su un intricato misto di collina, ci permettiamo di correggere il responsabile del marchio Fiat: la vettura è soprattutto grande, non solo in senso rigorosamente dimensionale, visto che con i suoi 4.030 mm di lunghezza sborda decisamente dal segmento dimensionale B nel quale per convenzione si continua a inserirla. Lo è anche in senso figurato: una gran macchina. Per Fiat un modello strategico in cui si è sublimato un vero salto epocale, perché ridefinisce sia gli standard della sua categoria (ponendosi da ora come pietra di paragone per le concorrenti), sia l’immagine qualitativa di Fiat in assoluto, e in particolare nel settore in cui essa da sempre si muove con tradizionale autorevolezza. Per andare a scoprire, in un centinaio di chilometri o poco più, tutto il potenziale della vettura che «salverà» la Fiat, abbiamo scelto la versione che a nostro avviso rappresenta il ferro di lancia dello schieramento: quella dotata del nuovo turbodiesel 1.3 Multijet da 90 cavalli.
Un motore notevole per il bilancio energetico che realizza mettendo d’accordo una grinta, una densità di risposta in potenza a tutti i regimi, una potenza specifica e assoluta, tutte di vera eccellenza, con un consumo specifico da record, ben definito dalla prestazione su percorso extraurbano: 3,9 litri ogni 100 chilometri. Associato a un eccellente cambio a 6 marce, il nuovo 1.3 Multijet 90 cv è il partner perfetto per la compatta più dotata, in termini di competenza dell’autotelaio, oggi sul mercato. A parte il fatto di aver agevolmente fatto registrare una punta di 180 orari in autostrada, il propulsore, che utilizza un nuovo turbocompressore a geometria variabile, è apparso estremamente fluido ed elastico nella erogazione, ben disponibile anche ad allungare, nei passaggi di marcia, oltre il regime di potenza massima, senza accusare i tradizionali cali di potenza tipici di tutti i Diesel a iniezione diretta Common rail dell’attuale generazione.
In autostrada, Grande Punto ha messo in evidenza una fondamentale virtù, assente nell’edizione precedente: un eccellente comfort acustico anche alle velocità elevate. È il segnale di un grande salto di qualità, anche dal punto di vista dell’approccio filosofico della casa nei confronti delle qualità di cui deve godere l’utente di una compatta del 2005. L’autotelaio ha doti di stabilità, di agilità e, soprattutto, di neutralità di risposta dinamica che faranno piacere a chi ama la guida sportiva vera. La tenuta alle accelerazioni laterali sfiora niente meno che 1 g, ma soprattutto non si registra alcuna tendenza al sottosterzo anche accelerando a fondo a ruote decisamente sterzate. Sul misto di collina è stato possibile tenere un ritmo di tutto rispetto e uno stile di guida estremamente aggressivo, ma sempre con ampi margini di sicurezza grazie alle caratteristiche dell’autotelaio.
Una nota di merito speciale va al servosterzo elettrico, una tecnologia che i tecnici Fiat hanno dimostrato di saper gestire con saggezza, sia ottenendo livelli di sensibilità sul volante che sono esemplari, sia proponendo due livelli di assistenza: uno più diretto per la guida veloce, uno più elevato per il minimo sforzo in manovra.
Di grande rilevanza anche il contributo che Magneti Marelli ha dato al salto qualitativo e tecnologico rappresentato da Grande Punto. Suoi sono gli eleganti e potentissimi gruppi ottici, anteriori e posteriori, l'elegante e completa strumentazione, le sospensioni, anteriori e posteriori, e i sistemi di scarico di tutte le motorizzazioni. A listino la Grande Punto è offerta a partire da 11.

111 euro.

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