Grandi bollicine dell’Oltrepò per il nuovo anno

Oltrepò Pavese uguale vino. Bianco, rosso, frizzante, dolce e chissà cos’altro, visto che il suo disciplinare di produzione è una babele di generi e di contraddizioni, un grandangolo viticolo di vastità eccezionale, e di qualche occasione mancata. Quarantadue comuni a sud del Po, a due passi da tutti e da nessuno. Una vera e propria subregione che è puzzle di contaminazioni enologiche - il Piemonte e i suoi rossi da una parte, l’Emilia spumosa e vivace dall’altra - e centro di gravità permanente del pinot nero italiano. Dopo la Champagne e la Borgogna e prima di ogni altro territorio del Paese, qui il grande vitigno francese primeggia nei numeri e, almeno in parte, nei risultati.
Per i milanesi di bocca buona è da sempre la «vie en rouge» più battuta, la terra promessa del vino buono e a buon mercato. Ma oggi è soprattutto l’occasione per scoprire una serie di produttori che da qualche anno interpretano con qualità e intelligenza una tipologia vincente: quella dello spumante Metodo Classico. Casteggio potrebbe rappresentare la prima tappa di un percorso virtuoso; un salto in centro, uno sguardo all’affascinante piazza Castello, e due aziende di buon valore: la Cantina di Casteggio, 0383.806311, cscaste@cantinacasteggio.it, per il Brut Rosé Postumio e la splendida tenuta Le Fracce, 0383.82526, info@le-fracce.it, per l’Extra Brut Pinot Nero Cuvée Bussolera 2005.
Non lontano da qui, finalmente fuori dal traffico della statale 10, immergetevi nelle prime colline e incontrerete due aziende di pregio: la Tenuta Mazzolino a Corvino San Quirico, 0383.876122, info@tenuta-mazzolino.com, e il buon Mazzolino Brut; la Travaglino di Fabrizio Marzi a Calvignano, 0383.872222, travaglino@travaglino.it, e l’ottimo Brut Pinot Nero Rosé Monteceresino.
L’Oltrepò è anche terra di eccellenze enologiche, di storie esemplari e di personaggi vincenti. Come Carlo e Pierangelo Boatti della Monsupello, 0383.896043, monsupello@monsupello.it, che firmano da qualche anno le migliori bolline della zona, su tutte il Pas Dosé Pinot Nero Nature e il Brut Cuvée Ca’ del Tava. Bottiglie confezionate alla «Bollinger» e come la grande Maison francese, grande spazio al pinot nero. Siamo a Torricella Verzate e, ahimé, nuovamente incollati nel casino della statale 10. Ma sarà l’ultima volta, perché la bussola della qualità indica la collina: prima a Canneto dove Francesco Quaquarini, 0385.60152, quaqua@maxidata.it, produce diecimila bottiglie del Brut Tradizionale Classese, da tempo un buon indirizzo per gli appassionati della tipologia. Poi a Santa Maria della Versa, stando attenti a non perdervi tra centinaia di ettari vitati e milioni di bottiglie prodotte dalla locale Cantina Sociale, 0385. 798411, info@laversa.it.

Vi raccomando il loro asso nella manica, il Brut Testarossa 2001, duecentomila bottiglie di buona fattura vendute a un prezzo vantaggioso. E infine a Canevino, quartier generale della Caseo, 0385.99937, caseo@caseo.it; varrà la pena assaggiare i due spumanti prodotti: il Brut Pinot Nero Rosé Caseo e Pas Dosé Caseo Grande Cuvée 2001.

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