Al gran ballo della prima Finanziaria dellera Prodi, Milano continua a esser trattata da Cenerentola. E se alla fine, grazie al solito rito ambrosiano, ne uscirà da principessa, non sarà certo grazie alle cure del centrosinistra. Che, con la sua politica economica, mette a rischio i cantieri di cui la città e lintera Lombardia hanno assolutamente bisogno. Rischiano di tornar nel cassetto, dunque, le nuove linee della metropolitana e i prolungamenti delle vecchie. Con prevedibili conseguenze su traffico e inquinamento. Alla faccia delle mille discussioni sul ticket che proprio lo smog vorrebbe tentar di ridurre.
Rischio di stop anche per strade e corsie preferenziali, per i 16mila nuovi alloggi di edilizia pubblica già nel piano case del Comune, per le ristrutturazioni di Arengario, Castello Sforzesco, Planetario, Palazzo della Ragione, Rotonda della Besana, palazzo Dugnani, Museo della Scienza e della tecnica. E per il verde dei parchi Nord, Vettabbia, Sieroterapico, Forlanini, come per gli impianti sportivi come Arena e Vigorelli e per la Fabbrica del vapore.(...)«Grandi opere, Prodi strangola Milano»
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