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Il gruppo abbandona Riccò: «Non ci mancherai»

Il mondo del ciclismo contro il modenese, salvato dai medici dopo un'autotrasfusione di sangue. Contador: «Una follia». Cancellara: «Questo genere di persone non capisce cos'è la vita. E adesso fa sembrare scorretti tutti noi ciclisti»

«Arrivederci Riccardo! Non ci mancherai!». Il gruppo chiude le porte a Riccardo Riccò. Il mondo del ciclismo commenta dal Qatar, dove è in corso il Giro dell'emirato, la vicenda che coinvolge il controverso corridore emiliano.
Riccò è ricoverato a Modena, a quanto pare per le conseguenze di un'autoemotrasfusione. «Non ci mancherai», scrive Quinziato, tesserato per la Bmc, dalla propria pagina di Twitter. Sul tema si esprime anche Alberto Contador, che parla di «follia». Lo spagnolo è alle prese con i propri problemi. La positività al clenbuterolo, riscontrata durante il Tour de France 2010, può costargli un anno di squalifica. In un'intervista all'emittente Veo7, si definisce «il primo, il secondo e il terzo atleta più controllato al mondo. Grazie a tutti gli esami posso dimostrare di non aver mai manipolato il mio sangue. Il passaporto biologico contiene tutti i dati», dice prima di dedicare una battuta a Riccò. «Ho letto della sua vicenda, potrebbe aver effettuato un'autotrasfusione: mi sembra una follia», aggiunge l'iberico, che ha provato a spiegare la propria positività facendo riferimento alla contaminazione di una porzione di carne. Dalle pagine del quotidiano L'Equipe, invece, arrivano le parole dello svizzero Fabian Cancellara. «Penso che dovremmo mandarlo sulla Luna», tuona l'elvetico. «Questo genere di persone non capiscono cos'è la vita. Chi è un idiota per una volta è un idiota per sempre. Mi dispiace per la sua salute, ma in un certo senso si è creato da solo questo problema.

E adesso fa sembrare scorretti noi ciclisti», aggiunge.

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