
Potrebbe essere confuso con il riflesso della rugiada, che si posa romanticamente sulla brughiera al mattino. Ma è una ragnatela di "fibra ottica" quella scoperta dai piloti da combattimento che passano radenti sulla campagna ucraina. La traccia più singolare che la guerra moderna può lasciare sui campi di battaglia dei nostri giorni.
Un elicottero da guerra ucraino, uno dei Mi-24 Hind che sono stati consegnati a Kiev dai suoi partner dell'Europa orientale, ha catturato l'immagine della "traccia sileziosa" che guida i droni più difficili da eliminare per via la capacità di sfuggire ai sistemi per la guerra elettronica convenzionali. Così, sorvolando a bassa quota il campo di battaglia, i piloti dell'Hind hanno notato come fosse disseminato di cavi in fibra ottica abbandonati dal passaggio dei droni che stanno rivoluzionando la guerra.
A differenza dei droni convenzionali, il cui segnale può essere disturbato attraverso il jamming, questi nuovi sistemi Uav dotati dei cavi di firba ottica possono essere condotti in battaglia senza emettere i segnali che possono essere tracciati, disturbati o inibiti dal nemico. Rendendoli un sistema letale, silenzioso e quasi implacabile.
"Il nostro obiettivo è distruggere il nemico con tutti i mezzi disponibili. Per avere un vantaggio tattico dobbiamo essere un passo avanti al nemico nello sviluppo, affidarci alle tecnologie più recenti, introdurre rapidamente novità e trovare nuove soluzioni", spiegano i soldati ucraini che hanno iniziato a usare l'arma che lascia a terra e sugli alberi questa strana regnatela.
Largamente impiegati da entrambi gli schieramenti, i droni con visuale in prima persona (Fpv) dotati di fibra ottica sono considerati una delle ultime "novità" nella corsa agli armamenti che sta coinvolgendo Ucraina e Russia. Una soluzione che ha rivoluzionato un conflitto in cui si fa sempre maggiore affidamento sui sistemi a pilotaggio remoto; e che per questo ha già richiesto - data la loro efficacia - lo sviluppo di una serie di contromisure sofisticate, o rudimentali all'occorrenza. Perché dove non arriva la guerra elettronica concessa dai sistemi Ew più sofisticati, arrivano le "gabbie anti-drone" come protezione dei mezzi corazzati, o i "droni taglia cavo" che cercano di tagliare le fibre ottiche srotolate sul campo per decine e decine di chilometri di lunghezza. Sempre al fine di isolare il drone dal suo operatore.
I russi sono stati i prima a impiegare per questa tecnologia in battaglia nella regione di Kursk, ma è noto che unità come il battaglione Azov o altre brigate ucraine che si sono specializzate
nell'impiego di droni da guerra, come l'Hartija, hanno adottato da tempo questo tipo di arma che abbandona sul campo la strana traccia del suo passaggio silenzioso, prova degli sforzi compiuti per eludere il nemico.