
L’attacco militare degli Stati Uniti all’Iran, al di là delle evidenze geopolitiche, porta con sé alcune conseguenze laterali, ma non del tutto marginali.
Innanzitutto cade l’assioma del Trump pacifista. O meglio: il tycoon è stato lontano dalle guerre durante il suo primo mandato e, fino a ieri notte, il suo curriculum bellico era assolutamente immacolato. Ora non più. Non c’è nulla di anomalo, quasi tutti i suoi predecessori - compreso il Nobel (preventivo) per la pace Barack Obama - hanno dichiarato guerre in giro per l’orbe terracqueo, con una spiccata preferenza per il Medioriente. Da questo punto di vista potremmo dire che è quasi una normalizzazione dell’”anomalia Trump”. Il presidente isolazionista abbandona il suo isolazionismo e torna, a pieno titolo, sullo scenario globale con la forza muscolare e bellicista. C’è un paradosso: così facendo l’inquilino della Casa Bianca delude la base Maga (anche se nella situation room ha ostentato il cappellino con il famoso acronimo) che lo voleva impegnato esclusivamente a risolvere le faccende interne e ridà lustro alla parte neocon del Partito Repubblicano, non esattamente un fan club di The Donald.
Un bel cortocircuito al quale se ne aggiunge un altro. La sinistra mondiale ha sempre rimproverato a Trump il suo disimpegno internazionale, la grande ritirata degli Stati Uniti dallo scacchiere internazionale, l’abbandono della tradizionale visione globale a stelle e strisce in favore di una politica più “egoista”. Per intenderci: i progressisti pacifisti rimproveravano a Trump di aver lasciato il fucile in cantina. La sinistra che per anni ha denunciato l’imperialismo Usa, ora si sentiva orfana del grande ombrello protettivo che Washington offriva (non del tutto gratuitamente, giustamente) al mondo occidentale, rimpiangeva il world cop. Gli anti americani reclamavano la vecchia odiata e amata America, con tutti i suoi tic e cliché. Una strana sindrome di Stoccolma.
Ecco, ora che Trump ha rotto l’isolazionismo e ha riportato gli USA nel loro ruolo naturale, costoro che cosa faranno? Diventeranno trumpiani della seconda fase o ritorneranno pacifisti? Un ulteriore dose di caos che si aggiunge al disordine delle cose.