Trump vuole vedere Putin e Zelensky

Incontro a tre settimana prossima. Sarebbe stato lo zar a proporre visita al presidente Usa

Trump vuole vedere Putin e Zelensky
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Donald Trump è disponibile a incontrare Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, confermando in parte le indiscrezioni del New York Times. La possibilità è stata discussa in una chiamata tra Trump e Zelensky che, secondo una fonte ucraina di alto livello, ha coinvolto anche il segretario Generale della Nato Mark Rutte e i leader di Gran Bretagna, Germania e Finlandia. «I russi hanno espresso il desiderio di incontrare il presidente Trump, e il presidente è disponibile a incontrare sia il presidente Putin che il presidente Zelensky», ha dichiarato Leavitt.

Secondo il New York Times, Trump avrebbe dichiarato ieri a diversi leader europei di voler incontrare personalmente Vladimir Putin già la prossima settimana, per poi tenere un incontro a tre con Volodymyr Zelensky. Un esito a cui ha contribuito la missione di Steve Witkoff a Mosca. Strette di mano, sorrisi plastici a favore di telecamere, frasi di circostanza. Il vertice di 2 ore e 46 minuti tra l'inviato Usa e il presidente russo Vladimir Putin, si è svolto a ridosso delle nuove sanzioni imposte da Trump per fermare la guerra in Ucraina. Eppure dalle notizie filtrate dall'incontro era emersa un sostanziale nulla di fatto su Kiev della cui situazione pareva si fosse parlato davvero poco. Il diplomatico Usa sapeva benissimo che sarebbe stato difficile un repentino cambio di rotta da parte del Cremlino.

Il vertice era stato «preparato» nella mattinata di ieri da Kirill Dmitriev, il rappresentante per gli investimenti e la cooperazione economica della Russia. La loro passeggiata tra betulle, larici e pini silvestri nel parco Zarjade (vicino alla Piazza Rossa) di un'ora e mezza aveva avuto come tema principale dazi e collaborazione economica, forse anche una proposta all'accesso di Washington ai progetti russi di petrolio e gas, per allentare le restrizione minacciate dal tycoon. Del vertice tra lo stesso Witkoff e Putin ne ha invece parlato ai cronisti Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera del Cremlino: «Le parti hanno discusso del conflitto in Ucraina e della possibilità di migliorare le relazioni». Ha affermato che «Mosca ha ricevuto alcuni segnali da Trump e ha inviato dei messaggi in risposta». Il tycoom ha manifestato invece un sorprendente ottimismo dopo il summit. «Sono stati fatti grandi progressi! - ha scritto su Truth - Ho aggiornato alcuni dei nostri alleati europei. Tutti concordano sul fatto che questa guerra debba finire e lavoreremo per questo nei giorni e nelle settimane a venire». Washington prevede tuttavia ancora di imporre le sanzioni secondarie promesse a partire da domani.

Nel tardo pomeriggio Zelensky ha sentito al telefono Trump assieme ad alcuni leader europei. «La nostra posizione comune con i partner è assolutamente chiara: la guerra deve finire. Sono grato per il loro sostegno. Abbiamo tutti bisogno di una pace duratura e affidabile e forse la Russia è più propensa a un cessate il fuoco». Parole che Putin lascia scivolare mentre cerca nuovi spiragli da sfruttare per allungare i tempi dei negoziati, trascinandoli come ha sempre fatto.

negli osservatori internazionali esta sempre ferma la convinzione che Putin non cesserà le ostilità finché non avrà raggiunto i suoi obiettivi: la conquista delle quattro regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson, nonché la rinuncia di Kiev alla Nato e il disarmo del suo esercito.

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