Mosca: "No a truppe europee a Kiev". Scontro Trump-Lavrov su Zelensky

Nella notte le difese russe hanno intercettato 26 droni ucraini, mentre continuano i raid su Dnipropetrovsk. A Kherson un bombardamento ha ucciso una donna e ferito altre due persone

Mosca: "No a truppe europee a Kiev". Scontro Trump-Lavrov su Zelensky
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La guerra in Ucraina non conosce tregua. Mosca ha annunciato l’abbattimento di 26 droni ucraini in cinque regioni, con la maggior parte intercettata a Rostov. Intanto proseguono gli attacchi russi nella regione di Dnipropetrovsk, già colpita duramente ieri con quasi 40 raid.

A Kherson, nell’Ucraina meridionale, una donna di 81 anni è stata uccisa e due persone ferite da nuove bombe. Sul fronte internazionale, gli Stati Uniti sarebbero pronti a rafforzare la difesa aerea ucraina con intelligence e supporto strategico.

Merz: "Senza pace giusta Putin preparerebbe prossima guerra"

 "Come tutti, desideriamo che in Ucraina torni finalmente la pace — meglio oggi che domani, e senza ulteriori ritardi. Ma non a qualsiasi prezzo. Non vogliamo la capitolazione dell’Ucraina: una resa non farebbe che guadagnare tempo alla Russia, tempo che Putin userebbe per preparare la prossima guerra". Lo ha detto il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, durante una conferenza stampa insieme al presidente francese Emmanuel Macron e al primo ministro polacco Donald Tusk in occasione di una visita congiunta a Chisinau per l'anniversario dell'indipendenza moldava. "Per questo motivo vogliamo — e abbiamo bisogno — di una pace giusta e duratura. Stiamo lavorando con grande determinazione insieme ai nostri partner, agli Stati Uniti e ai Paesi europei. Lo facciamo per l’Ucraina, ma lo facciamo anche per noi stessi", ha detto ancora Merz.

Yermak e Umerov negli Usa per colloqui con Witkoff

Un'alta delegazione ucraina arriverà negli Usa questa settimana per incontrare l'inviato speciale del presidente Steve Witkoff. Al centro dell'incontro le garanzie di sicurezza per Kiev. Lo scrive Bloomberg. Da parte ucraina, ai negoziati parteciperanno il capo dell'Ufficio del Presidente dell'Ucraina, Andriy Yermak, e il segretario del Consiglio per la Sicurezza e la Difesa Nazionale, Rustem Umerov. Oltre a discutere delle garanzie di sicurezza, si parlerà anche di un possibile futuro incontro bilaterale tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente russo Vladimir Putin.

Meloni: "Proposta italiana su base art.5 è la principale su tavolo pace"

“Robuste sicurezze per l'Ucraina sono il presupposto non scontato per il percorso verso la pace”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo intervento dal palco al Meeting di Rimini. “La proposta italiana basata sul meccanismo dell’articolo 5 - ha aggiunto - è la principale sul tavolo. Penso che dobbiamo esserne fieri”.

Cremlino: "Incontro fra leader? Va preparato bene"

Possibili contatti fra Russia e Ucraina al più alto livello devono essere ben preparati in modo da essere produttivi. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta l'agenzia di stampa russa Ria Novosti. "Qualsiasi altro contatto (fra Russia e Ucraina ndr.) ad alto o altissimo livello, come abbiamo già detto molte volte, deve essere ben preparato affinché questi contatti diventino produttivi", ha dichiarato Peskov rispondendo a una domanda in merito.

Cremlino ribadisce opposizione a truppe europee in Ucraina

Il Cremlino ha ribadito oggi l'opposizione allo schieramento di truppe europee in Ucraina nell'ambito delle garanzie di sicurezza. "Siamo contrari", ha detto il portavoce Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax, rispondendo a una domanda in proposito. "Non esistono militari europei in generale, ma militari di specifici Paesi, e la maggior parte di questi Paesi sono membri della Nato", ha aggiunto il portavoce, sottolineando che per Mosca proprio il dispiegamento di infrastrutture militari della Nato in Ucraina è stata una delle cause principali del conflitto.

Zelensky: Oltre 100mila famiglie senza luce dopo raid russi"

Oltre 100mila famiglie sono rimaste senza elettricità in Ucraina a seguito degli attacchi russi. Lo riferisce il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un post su X. "Sono in corso lavori di ripristino nella regione di Sumy dopo gli attacchi dei droni russi. Quasi un centinaio di droni e attacchi mirati durante la notte contro le nostre regioni, rivolti specificamente alle infrastrutture civili. Purtroppo gli impianti energetici sono stati danneggiati. L'attacco ha causato interruzioni di corrente nelle regioni di Poltava, Sumy e Chernihiv, lasciando senza elettricità più di 100mila famiglie", ha riferito Zelensky, aggiungendo che "tutti i servizi d'emergenza stanno lavorando sul posto per ripristinare l'energia elettrica il più rapidamente possibile". "Nella regione di Kharkiv, un drone ha colpito un liceo e a Kherson un condominio residenziale. Ci sono feriti e viene fornita tutta l'assistenza necessaria. Anche la regione di Dnipro è stata attaccata", ha scritto il presidente ucraino.

"I russi continuano la guerra e ignorano gli appelli del mondo a fermare le uccisioni e la distruzione. Sono necessarie nuove misure per aumentare la pressione sulla Russia affinché cessi gli attacchi e garantisca una reale sicurezza. Stiamo lavorando con i nostri partner per esercitare tale pressione. Ringrazio tutti coloro che stanno aiutando", ha concluso Zelensky.

Kiev, 2 morti e 12 feriti in attacchi russi nel Donetsk

Nelle ultime 24 ore, le truppe russe hanno ucciso due civili a Kostiantynivka e Bokove, nella regione di Donetsk. Lo ha affermato Vadym Filashkin, capo dell'Amministrazione militare della regione, citato da Ukrinform, aggiungendo che altri 12 persone sono rimaste ferite.

Kiev: "Abbattuti 74 droni russi ma 9 località colpite"

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina con 95 droni. Le forze aeree ucraine ne hanno abbattuti 74, nel nord, nel sud e nell'est del paese. Lo ha riferito il comando dell'aeronautica militare di Kiev, citato da Ukrainska Pravda, aggiungendo che 21 droni hanno colpito nove località.

Russia, carenza carburante in alcune regioni dopo raid droni Kiev su raffinerie

Le stazioni di servizio sono rimaste senza carburante in alcune regioni della Russia dopo che i droni ucraini hanno colpito le raffinerie e altre infrastrutture petrolifere nelle ultime settimane. I media russi hanno segnalato carenze di carburante in diverse regioni dell'Estremo Oriente e nella penisola di Crimea, annessa illegalmente da Mosca nel 2014 sottraendola all'Ucraina. Gli automobilisti sono costretti ad attendere in lunghe code e le autorità ricorrono al razionamento o alla sospensione totale delle vendite. I prezzi all'ingrosso sul St. Petersburg International Mercantile Exchange per la benzina A-95, quella con il più alto numero di ottani, hanno raggiunto livelli record la scorsa settimana, con un aumento del 50% rispetto a gennaio, a causa dell'impennata della domanda da parte degli agricoltori che cercano di portare a termine il raccolto e dei russi che si mettono in viaggio per l'ultima grande vacanza dell'estate.

I media della regione di Primorye, al confine con la Corea del Nord, hanno segnalato lunghe code e prezzi di circa 78 rubli al litro (circa 3,58 dollari al gallone) nelle stazioni di servizio della zona, dove lo stipendio medio mensile è di circa 1.200 dollari. I giornalisti dell'agenzia di stampa locale Primpress hanno scoperto che altri automobilisti cercavano di vendere benzina online a ben 220 rubli al litro. Nel distretto di Kurilsky, nelle isole Kuril a nord del Giappone, la carenza di benzina A-92 a basso numero di ottani ha costretto le autorità a sospendere completamente la vendita al pubblico lunedì. In Crimea, rinomata località turistica, alcune aziende hanno venduto carburante solo ai possessori di buoni o tessere speciali. La Russia non è nuova agli aumenti del prezzo della benzina alla fine dell'estate, ma quest'anno la carenza è stata aggravata dagli attacchi dell'Ucraina alle raffinerie di petrolio nel corso della guerra. Attacchi più consistenti e concentrati stanno causando maggiori danni e ostacolando la produzione, il tutto in coincidenza con il picco della domanda. L'Ucraina ha già preso di mira le infrastrutture energetiche in passato, ma i recenti attacchi hanno avuto più successo, con un numero maggiore di droni che hanno colpito un gruppo più concentrato di strutture.

Trump: "Lavrov su illegittimità di Zelensky dice solo str..."

"Non importa quello che dicono, tutti si atteggiano, sono solo stronzate". Così Donald Trump ha commentato le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov sulla illegittimità di Volodymyr Zelensky per condurre la trattativa di pace

Kuleba: "Armi e sanzioni per portare Putin al tavolo"

"Siamo allo stesso punto in cui eravamo prima dei vertici in Alaska e a Washington. Trump vuole porre fine alla guerra perché gli piace porre fine alle guerre. Ma è mercuriale, oggi è amichevole, domani ostile. Quando pensa che tu sia un ostacolo al suo successo, diventa tuo nemico". Così in un'intervista al quotidiano la Repubblica l'ex ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. A suo parere, per costringere Vladimir Putin a sedersi al tavolo, "Trump deve vendere armi all'Ucraina e agli europei e imporre sanzioni secondarie alla Russia" e "l'Europa deve investire molto rapidamente nella produzione delle proprie armi e di quelle in Ucraina. E avanzare sulla strada dell'adesione dell'Ucraina all'Ue. Putin reagisce solo quando vede che i suoi avversari fanno sul serio". Alla domanda su come andrebbero considerate le parti di territorio ucraino ora nelle mani della Russia, Kuleba ha risposto: "Dovrebbero essere lasciate in una zona grigia. Poiché al momento non possiamo riprendere questi territori con la forza militare né possiamo cederli legalmente alla potenza occupante, l'unica soluzione praticabile è lasciarli nella zona grigia e aspettare che si crei l'opportunità di riprenderli, militarmente o diplomaticamente, in futuro". Un'occupazione de facto, non de iure? "Esattamente. L'Ucraina potrà mai riconoscere legalmente questa situazione così com'è ora", ha concluso.

Mosca: "Nella notte abbattuti 26 droni ucraini"

Le difese aeree russe hanno abbattuto nella notte 26 droni ucraini su cinque regioni del Paese: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Difesa di Mosca. Il maggior numero di velivoli senza pilota distrutti, 15, è stato intercettato nella regione di Rostov.

Proseguono gli attacchi russi nella regione di Dnipropetrovsk

Proseguono gli attacchi dell'esercito russo nella regione di Dnipropetrovsk, nell'Ucraina orientale: nella notte Mosca ha di nuovo preso di mira i distretti di Nikopol e Synelnyk con droni e artiglieria pesante danneggiando un edificio di cinque piani, riporta Ukrinform. Ieri gli stessi distretti avevano subito quasi 40 attacchi e una donna di 65 anni era rimasta ferita. E sempre ieri, Kiev aveva ammesso per la prima volta che le truppe russe sono entrate in questa regione strategica. Nell'attacco della notte scorsa non sono stati segnalati feriti o vittime.

Bombe russe su Kherson, un morto e 2 feriti

Una donna di 81 anni è stata uccisa e due persone sono rimaste ferite questa mattina presto in un bombardamento dell'esercito russo che ha preso di mira il centro di Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo ha riferito su Facebook l'ufficio del Procuratore regionale. I feriti sono una donna 53 anni e un uomo di 56 anni.

Witkoff: "Putin vuole il Donbass"

Intervistato da Fox News, l'inviato speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff, tra gli uomini chiave della Casa Bianca nelle trattative tra Usa e Russia sull'Ucraina, ha detto che Mosca: "ha messo sul tavolo una proposta di pace che coinvolge Donetsk. Potrebbe non essere qualcosa che gli ucraini possono accettare", ha spiegato. 

Usa pronta a fornire a Kiev intelligence e mezzi difesa aerea

Gli Stati Uniti sarebbero pronti a fornire risorse di intelligence e supervisione sul campo di battaglia a qualsiasi piano di sicurezza occidentale per l'Ucraina pensato per il post-guerra, così come a partecipare a uno scudo di difesa aerea a guida europea per Kiev. Lo riporta il Financial Times, citando funzionari europei e ucraini. Washington, sottolinea il FT, sarebbe disposta a contribuire con 'strumenti strategicì quali intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR), oltre a quelli di comando e controllo delle risorse di difesa aerea, così da consentire qualsiasi dispiegamento guidato dall'Europa sul terreno.

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