Guida o navigatore? Anche entrambi

È vero: i «navigatori» di serie, i sistemi acquistati in aftermarket e i Gps portatili da piazzare sopra la plancia sono sempre più affidabili, precisi e ricchi di informazioni. Chi cerca un locale o un hotel non ha problemi. Ma il passo successivo, ossia scegliere il migliore della zona o della città in cui si sta guidando, è ancora appannaggio delle guide cartacee che soprattutto per quanto riguarda la parte culinaria, restano diffuse e attese dai gourmet ma anche da chi viaggia per lavoro, quelli che la tengono in auto, pronta a ogni evenienza. Al di là del formato, più o meno pratico, è questione di esigenze.
Nessun dubbio che la Guida de L’Espresso (cm 14x23,5–circa 3.000 locali) sia la più considerata dagli appassionati per le sue recensioni: alle tavole su scala interregionale aggiunge una cartografia regionale e una più dettagliata dei capoluoghi di regione con il posizionamento dei locali segnalati. In più, da quest’anno, è disponibile in una versione per l’iPhone.
Quella del Gambero Rosso (cm 13,5x23,5–1.960 locali) ha una carta, ben fatta, per ogni regione. Per chi invece va a caccia di posti economici c’è Osterie d’Italia (cm 12,5x22–circa 1.700 locali): ma senza una buona cartina o un navigatore, è dura trovare le buone «soste» indicate da Slow Food. Sin qui le guide che si limitano al cibo. Con la Rossa Michelin entrano in gioco gli alberghi: 3.914 di ogni livello che si uniscono a 394 agriturismi e bed & breakfast più 2.392 ristoranti, da quelli «stellati» ai più economici. E se la parte culinaria continua a far discutere, è indiscutibile la sua funzionalità: il formato (cm 11,5x19,5), le tante piante dei centri urbani, gli indici, la mini-scheda delle località, le distanze, i numeri telefonici per avere informazioni sono utilissimi a chi viaggia.
Sempre più attenta alle esigenze dei viaggiatori è anche la Guida d’Italia Bmw: cresciuta sul fronte gastronomico - servendosi dei giudizi di Gambero Rosso, L’Espresso e Michelin - è diventata una «summa» del meglio: così sono nati i Top 9 delle Guide e i Top 11 della Guida Bmw dove è stato premiato Villa Crespi di Orta San Giulio (Novara) come ristorante dell’anno per la soddisfazione del suo chef Antonio Cannavacciuolo.

Chef emergente è stato invece Enrico Bartolini de Le Robinie di Montescano (Pavia). Ma il volume firmato dalla casa bavarese (cm 14,5x21) ha il pregio di essere anche molto ricco di informazioni: recensioni di 1.820 alberghi, 1.320 ristoranti, 22 porti turistici e 8 itinerari studiati ad hoc da Bmw.

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