Cronache

«Ho immortalato i piromani Ma i giudici mi snobbano»

«Ho immortalato i piromani  Ma i giudici mi snobbano»

Non chiede molto. Vorrebbe solo sapere a che punto sono le indagini su chi gli ha distrutto l’attività. Giampiero Roncoli si è visto bruciare l’autolavaggio che da circa un anno ha aperto in corso Europa, all’altezza dello stadio Carlini. Ha subito cercato di collaborare al massimo con la polizia, ha portato in commissariato le fotografie tratte dal nastro a circuito chiuso che ha registrato tutto: dal sopralluogo degli incendiari al momento in cui vengono appiccate le fiamme, alla successiva fuga. In caserma hanno anche il nastro completo. Ma adesso, dopo oltre un mese, non sa più nulla.
In tribunale trova solo muri invalicabili. Sono andato a cercare il procuratore che si occupa del caso - spiega Roncoli - Ho parlato solo con una sua assistente, ma non sono neppure riuscito a conoscere il nome del magistrato che indaga. Eppure sono la vittima». La sua voglia di sapere, la sua «fretta» è legata al fatto che in questo mese abbondante non è rimasto con le mani in mano. Sta ricostruendo l’autolavaggio, ha voglia di ricominciare presto, ma ha paura che tutto possa ripetersi. «I danni ammontano a circa centomila euro, fortunatamente ero assicurato, ma il problema è che non sono sicuro - allarga le braccia - Anche perché quanto è accaduto ha una sua tempistica ben precisa». Il proprietario dell’autolavaggio nella denuncia al commissariato Sturla ha precisato di non aver mai subito minacce, né tentativi di estorsioni. «Nulla di tutto ciò, ma agli inquirenti, oltre alle foto in cui si vedono gli autori del rogo, ho lasciato anche un’indicazione circa quelli che sono i miei sospetti - sottolinea Roncoli - Temo si possa trattare di qualche concorrente, anche perché il fatto si è verificato all’inizio della stagione migliore per questo tipo di attività. Durante l’inverno il lavoro non è molto. Fermare un autolavaggio all’inizio della bella stagione può provocare molti più danni».
Nel video della telecamera a circuito chiuso si vedono due persone compiere un sopralluogo, poi in realtà è uno solo che sembra appiccare il fuoco. Ma all’inizio i due si vedono di fronte, in faccia. «Queste immagini le hanno i poliziotti - conclude amareggiato Roncoli - Io spero che l’indagine si concluda presto, ma non mi viene detto nulla. Credo che i responsabili siano identificabili, ma da parte mia posso fare solo aspettare. Intanto ho appeso all’ingresso dell’autolavaggio la foto tratta dal video e ci ho scritto sotto: “Ti stiamo cercando”. Voglio che sappia che gli stiamo alle costole».

Almeno, si spera.

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