«I Ds accusano Gagliardi perché non sanno che dire»

La miglior difesa è l’attacco. Il vecchio adagio ben si adatta alla strategia della sinistra sul problema delle Acciaierie di Cornigliano. Parola di Luigi Morgillo, capogruppo di Forza Italia in Regione. Che difende il sottosegretario Alberto Gagliardi dagli attacchi dei Ds, pronti a punzecchiarlo perché sul piano-Burlando per Riva sosterrebbe cose diverse dal governo di cui fa parte.
Tutto perché - spiega Morgillo - Forza Italia ha organizzato un incontro pubblico con gli abitanti di Cornigliano per conoscere l’esatta posizione di chi vive sulla sua pelle la presenza della fabbrica. «Evidentemente sono stati toccati i nervi scoperti dei diessini - incalza il capogruppo azzurro -. Perché altrimenti prendersela con Gagliardi e sfuggire da un dibattito vero con la gente?». La difesa del sottosegretario genovese si spinge anche nel merito. È vero che il governo centrale ha «recepito le istanze che gli sono arrivate dagli enti locali di centro sinistra, in coerenza con le strategie nazionali di produrre più acciaio e con l’esigenza di produrre più energia», aggiunge Morgillo. Ma è anche vero che «gli esponenti liguri di Forza Italia avremmo potuto solo chiedere al governo di fare ostruzionismo o di boicottare le legittime aspettative delle istituzioni liguri che hanno sottoscritto l’accordo solo per il gusto di fare un dispetto, ma non lo abbiamo fatto».

Eccolo il vero torto degli azzurri: «Gli esponenti della sinistra, anziché esprimere apprezzamento per la nostra condotta - conclude Morgillo -, hanno strumentalizzato la nostra posizione, facendoci di fatto capire che, al nostro posto, avrebbero impedito al governo “amico” di perseguire le azioni intraprese in piena logica stalinista».
Il centrodestra genovese non rinnega il suo fermo «no» alle scelte di Burlando per le Acciaierie, ma a livello nazionale non vuole comportarsi in maniera infantile, agendo solo per ripicca.

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