Paolo Scotti
da Roma
Nellopera, a volte, i miracoli non accadono solo in scena. E così problemi dogni genere (tagli finanziari, mancanza di spazi, difficoltà logistiche) non sembrano mettere in crisi quel miracolo di rassegna operistica che è il Rossini Opera Festival di Pesaro. Da 26 anni lappuntamento più prestigioso dellestate lirica italiana, il Rof, fa fronte a tutte le difficoltà «con la sua vecchia abitudine - spiega il sovrintendente, Gianfranco Mariotti -, quella di non lamentarsi mai. E di rimboccarsi le maniche». Così, nonostante la diminuzione del budget, il programma non si riduce ma anzi aumenta di uno spettacolo, e linagibilità del Palafestival (destinato alla demolizione) ha spinto a creare dentro al grande Palasport della città (teatro delle glorie della locale squadra di pallacanestro) ben due nuove sale teatrali, da 1200 posti luna. Ma la kermesse vanta questanno anche un cartellone di primordine, in scena dal 7 al 21 agosto. Opera inaugurale la rara Torvaldo e Dorliska, con interpreti di grido come Michele Pertusi, Darina Takova e Bruno Praticò, diretti da Victor Pablo Perez e per lattesissima regia di Mario Martone, che a Pesaro già trionfò lanno scorso con Matilde di Shabran. Seguirà la riedizione del dittico già visto al Festival nel 91, e che abbina le prime opere musicate da due giovanissimi compositori: Wolfgang Amadeus Mozart (10 anni) con Lobbligo del primo comandamento, e Gioachino Rossini (18 anni) con La cambiale di matrimonio. Anche qui regie importanti - firmate Giovanni Agostinucci e Luigi Squarzina -, garantiscono livello e richiamo. Ma sarà soprattutto il ritorno di Dario Fo, con uno degli spettacoli che hanno fatto la storia del Rof, ad attrarre critici e pubblico: «La straordinaria Italiana in Algeri del 94, che ebbe successo, ma forse debordava un po dal palco del teatro Rossini - spiega Alberto Zedda, direttore artistico - e che ora, nello spazio tre volte più ampio del Palasport, potrà concretizzare la sfrenata fantasia di Fo». Protagonisti dello spettacolo, diretto da Donato Renzetti, Marco Vinco e Marianna Pizzolato, più una giovane scoperta del Festival, il tenore russo Maxim Mironov.
Ultime curiosità. I collegamenti fra il centro di Pesaro e il Palasport saranno garantiti da un servizio gratuito di navette.
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