I grandi fondi esteri scommettono sull'energia

La fiducia degli investitori esteri in Italia riparte dall'energia, in particolare dall'efficienza energetica, sempre più al centro delle strategie delle imprese del nostro Paese. È di questi giorni la notizia che un fondo inglese, Climate Change Capital, ha deciso di finanziare una società di servizi energetici italiana, la Enerqos Spa di Milano, rafforzandone il bilancio, attraverso l'apporto di equity e finanziamento soci, per un ammontare di oltre 6 milioni e mezzo di euro.
Il piano di ricapitalizzazione consentirà a Enerqos di accelerare l'implementazione di progetti di efficientamento energetico, settore in controtendenza, tanto che, entro il 2020, la promessa occupazionale, estesa a tutto il sistema industriale, sarebbe di 500mila nuovi posti di lavoro, secondo la Fire (Federazione per l'uso razionale dell'energia).
Già azionista di maggioranza della società dal 2009, il fondo «verde» londinese diventa, con l'ultimo aumento di capitale, l'azionista di riferimento di Enerqos (con oltre l'80 per cento delle quote). Un segnale positivo che nasconde comunque un «ma». Sembra, infatti, che gli investitori stranieri inizino a guardare con fiducia alle aziende italiane del settore, partendo dall'analisi di un fattore negativo: il costo eccessivo dell'energia .
«Riteniamo che il settore dell'efficientamento energetico in Italia sperimenterà una forte crescita per gli attuali elevati costi energetici, un elevato numero di società di medie dimensioni e un sistema normativo attrattivo», spiega Franco Hauri, direttore di Climate Change Capital. In altre parole, siccome il costo dell'energia in Italia è alto, alle aziende - in particolare a quelle energivore - conviene optare per progetti di efficientamento che possano ridurre i costi sulle bollette di luce e gas.
In questo panorama, la scelta del fondo britannico è ricaduta sull'italiana Enerqos anche per motivi strategici e non si escludono nuovi, importanti investimenti in altre società green del Paese.
«Enerqos - anticipa Hauri - costituisce una piattaforma interessante per promuovere cooperazioni o acquisizioni/fusioni con altre realtá del settore, con l'obiettivo di creare un champion a livello nazionale in grado di beneficiare di significative economie di scala».
Prospettiva condivisa dal presidente e co-fondatore della società, Giorgio Pucci.
«La vera forza di Enerqos consiste nel saper proporre progetti con finanziamento tramite terzi, un business sperimentato con successo già da un paio d'anni nel Nord Europa - aggiunge il presidente Pucci -.

Studiando progetti di risparmio energetico che prevedono la sostituzione di vecchie lampade con lampadine a led, gli impianti a gas con il biocombustibile e vecchi impianti elettrici con quelli di nuova generazione, un'azienda può risparmiare ogni anno dal 30 al 40 per cento di energia elettrica e termica senza sostenere costi iniziali: Enerqos si fa carico dell'investimento, ripagandosi nel corso degli anni con il reale risparmio energetico».

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