I mezzi ci sono Serve solo dove farli andare

Come in tutti gli uffici, anqhe qui in redazione ci sono gli amanti delle due ruote. Anzi, come in ogni città che si rispetti, i fan aumentano progressivamente in numero proporzionale all’impossibilità ormai di girare in automobile senza perdere il lume della ragione. Ecco dunque perché è arrivato il momento di dare indicazioni e suggerimenti. E perché l’argomento di questo numero speciale è all’ordine del giorno.
E allora: ci sono quelli che le due ruote le vogliono solo a motore e vanno alla ricerca dell’accessorio giusto. Come ad esempio quel collega motociclista che tempo fa doveva arrivare in redazione un mezzoretta prima, perché quei trenta minuti erano basilari per riporre casco, tuta, protezione per la schiena, guanti e tutto quanto faceva (e fa) biker. Poi ci sono quelli che invece vestono il loro bravo caschetto (non tutti lo fanno, ma tutti dovrebbero farlo) e cominciano a pedalare, in città come il fine settimana, perché i ciclisti della domenica sono in continuo aumento. E siccome ogni passione ha i suoi partiti, anche qui in redazione si scatenano i dibattiti: personalmente ho assistito a quello sulle bici d’acciaio, che dividono i nostri due esperti del pedale Cristiano Gatti e Pier Augusto Stagi («anticaglia» dice il primo, «torneranno» sostiene il secondo) neanche ci fosse in ballo il futuro dell’umanità.

Più semplicemente però i nostri due, così come i nostri biker, concordano su un tema: per proteggere le due ruote, per la sicurezza di chi ama rombare o pedalare, si fa ancora poco, dalle scuole guida ai sindaci fino a chi fa le leggi. E allora, per questo, noi mettiamo in campo i nostri mezzi. Aspettando finalmente una risposta.