I milanesi superano i controlli, l’etilometro no

«Nella notte tra venerdì e sabato - spiega il comandante della polizia municipale Emiliano Bezzon -, sugli oltre sessanta controlli anti-alcol effettuati dalla polizia locale, solamente due casi hanno dato esito positivo». Che i milanesi che si sono messi alla guida all’uscita dai locali notturni siano stati colti da un improvviso raptus di responsabilità? La risposta, stando ai dati forniti dal comando dei vigili urbani, è affermativa, ma sulla prima notte di pattugliamento all’uscita dalle discoteche aleggia anche un grosso punto interrogativo. E, per una volta, a finire sotto accusa non è chi si mette irresponsabilmente alla guida ubriaco, ma le strumentazioni tascabili in dotazione ai vigili urbani. «Il controllo - spiega il commissario aggiunto Rosio, in pattuglia in via Canova - avviene in due fasi: in un primo momento, chiamato pre-test, si verifica il tasso alcolemico dell’autista attraverso uno strumento tascabile omologato; se il conducente risulta positivo, allora si passa al controllo più accurato dell’etilometro». Tutto secondo le norme, quindi, se non fosse per un piccolo intoppo riscontrato dopo più di un’ora e mezza di pattugliamento, quando un passeggero - consapevole di aver ecceduto con qualche consumazione di troppo - accetta di sottoporsi al test: una semplice formalità per verificare la propria condizione. L’esito al pre-test è negativo: tasso alcolemico di 0,18 grammi per litro, abbondantemente sotto il limite fissato a 0,6. Per puro scrupolo, i vigili decidono di sottoporre l’uomo anche alla prova del secondo etilometro. Il risultato? 1,05 grammi per litro, quasi il doppio del limite massimo consentito. A questo punto la domanda è d’obbligo. Le macchinette del pre-test funzionano regolarmente? «Sono tutte quante omologate - la spiegazione di Rosio -; è possibile che il loro funzionamento possa subire delle variazioni, a seconda dello stato di carica della batteria». Ma il dubbio rimane, visto che per assistere al primo ritiro di patente - avvenuto a notte inoltrata, quando erano passate abbondantemente le quattro - si è dovuto attendere oltre due ore e più di una ventina di controlli.
Certo è che, oltre a questo «inconveniente», il messaggio che Comune, gestori e polizia locale hanno voluto lanciare verso il popolo che nei fine settimana invade discoteche e sale da ballo, sembra essere stato - tutto sommato - recepito. «Sono appena uscito dall’Old Fashion dove ho appena bevuto almeno tre drink - spiega Francesco, in discoteca per festeggiare la laurea in Economia e commercio da poco conseguita - e per questo motivo ho preferito far guidare il mio amico». Soluzione ineccepibile così come quella suggerita da Luca, fermato all’uscita dal Just Cavalli.

«L’anno scorso mi hanno ritirato la patente per due mesi - spiega - e ora preferisco dormire un paio di ore in macchina piuttosto che rischiare un nuovo fermo». Tutto nella norma, infatti: tasso alcolemico di poco superiore a 0,1 grammi per litro e nessun ritiro di patente.

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