Lontanissima da me l'intenzione di entrare nel merito della sentenza della Consulta che stabilisce essere «inammissibile ingerenza» la decisione del governo di imporre agli enti locali risparmi su auto blu e consulenze varie. Ciò detto, vorrei aggiungere che la Consulta dovrebbe essere come la moglie di Cesare: ineccepibile non solo nella sostanza, ma anche nell'apparenza. Ebbene, questa sentenza rischia, a umilissimo parere di un comune cittadino, di apparire premiante per Comuni, Province e Regioni che hanno dilapidato allegramente denaro pubblico per immani flotte di auto blu, viaggi di ampie delegazioni per i più strampalati convegni e una miriade di consulenze milionarie. Una prova in più, se ve ne fosse bisogno, che è assolutamente impellente la necessità del varo di un federalismo fiscale che, con la certezza dell'entità dei finanziamenti, tagli le unghie agli sprechi.
Ciò limiterà anche le controversie e con esse la necessità di dover ricorrere alla Consulta evitando di farla apparire come una fatina che, con la sua bacchetta magica, premia chi spende di più.Nardo Ballini - Milano
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