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I no global sfidano la polizia: «Sfonderemo come a Genova»

Lo annuncia il «disobbediente» italiano Caruso Le forze dell’ordine replicano: tolleranza zero Geldof contro i violenti: «Sono imbecilli»

Erica Orsini

da Londra

I disobbedienti arrabbiati si rifanno vivi al G8 scozzese, ma la polizia promette di accogliergli a muso duro. «Tolleranza zero» è la parola d'ordine per chi preannuncia la guerriglia urbana e le minacce di no global e anarchici non sembrano turbare più di tanto la polizia di Edimburgo e dintorni. Il centro della capitale scozzese martedì era apparso devastato dagli scontri violenti scoppiati tra manifestanti e polizia.
Gli agenti in poche ore avevano effettuato una sessantina di arresti e la maggior parte degli arrestati è apparsa già ieri di fronte alla corte della contea di Edimburgo. Più pacifica la protesta alla base militare di Faslane che ospita anche i sommergibili nucleari britannici Trident. I quattro cancelli d'ingresso sono rimasti bloccati per tutta la giornata, ma la manifestazione - che aveva anche il sostegno di numerosi politici locali - è proseguita su binari assolutamente civili.
Un caso isolato, dato che la tensione sale di ora in ora, man mano che si avvicina l'inizio del summit, previsto per oggi. I gruppi della protesta più violenta, quella che non ha alcuna intenzione di cercare un dialogo, quella che promette di trasformare Edimburgo e la piccola città di Auchtrarder in un'altra Genova, si sono dati appuntamento a migliaia nel cuore della Scozia. Tra di loro anche gli italiani.
I disordini - fanno sapere attraverso i media - sono assicurati. «Quando il vertice avrà inizio noi saremo là - ha dichiarato ieri al quotidiano Daily Express Francesco Caruso, leader dei disobbedienti napoletani - come a Genova, oltrepasseremo la zona rossa. Questo non è tempo per le parole o per le proposte. L'azione diretta attraverso la guerriglia è l'unico modo per essere ascoltati» ha proseguito Caruso. Per sottolineare subito dopo che «a Edimburgo c'è un clima d'intimidazione» e raccontare la storia di quattro ragazzi italiani fermati dalla polizia inglese, identificati e poi rilasciati. Verissimo è che, soprattutto dopo i tafferugli di ieri, le forze dell'ordine non hanno intenzione di andare troppo per il sottile. Le misure di sicurezza sono al massimo, decine di migliaia di agenti circondano Edimburgo e la sede del G8 e le autorità hanno già annunciato un'azione «robusta» contro la violenza.
In una conferenza stampa tenutasi ieri in mattinata proprio a Auchtrarder, a poche miglia dal Gleneagles Hotel, sede del summit, il capo della polizia di Tayside John Vine ha dichiarato con fermezza che non si consentirà il ripetersi degli episodi dei giorni scorsi. «Non vogliamo che la protesta pacifica della maggioranza venga sabotata da pochi violenti» ha affermato Vine che ha minimizzato i timori nei confronti dell'azione del gruppo G-8 Alternatives. I suoi aderenti si propongono di marciare oggi fino a Auchtrarder, ma alla polizia è stata assicurata una manifestazione pacifica con non più di 5mila presenze.
E sempre oggi a Edimburgo si terrà anche la lunga marcia per la giustizia organizzata da Bob Geldof, il mago del Live8. «Sono solo degli imbecilli» ha precisato il cantante ieri, al suo arrivo in Scozia parlando dei manifestanti che fanno ricorso alla violenza. «Noi siamo qui in pace - ha ricordato Geldof - cose del genere non ci interessano affatto.

Inoltre, rispetto all'estrema violenza delle sofferenze del Terzo Mondo, gli scontri dell'altra notte sono tutto sommato una questione secondaria». Se vorranno, insomma, al G8 i black bloc balleranno da soli. La musica di mister Geldof ha tutto un altro ritmo.

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