Il Pd? «É subalterno all'associazione nazionale dei magistrati». Parola di Oreste Dominioni, presidente dell'Unione delle camere penali, all'inauguarazione dell'anno giudiziario degli avvocati. «Ma questa - ha spiegato - non è un'accusa, è soltanto una lettura politica suffragata tra l'altro da tutti i commentatori. Fino al passato, anche recente, l'Anm ha condizionato la politica sulla giustizia. Per molti anni si sono fatti interventi in quanto richiesto o autorizzati dai magistrati». E per il futuro? «Confidiamo che nella nuova situazione questa pratica venga meno. Non vogliamo più essere gli ospiti poco graditi del processo, perciò speriamo nelle iniziative del Guardasigilli Angelino Alfano». Processi lunghi - É considerato uno dei problemi principali del nostro sistema. Le camere penali propongono di allegerirlo introducendo una radicale riforma del sistema delle notificazioni, creando un «fascicolo informatico» attraverso il quale potrà essere possibile consultare gli atti direttamente dagli studi mediante speciali procedure di accesso. Così si ridurrebbero molti tempi morti. Un'altra idea è quella di ridurre il numero degli atti nelle indagini preliminari per di cui deve essere destinatario anche l'imputato, escludendo ad esempio gli adempimenti meramente tecnici. La colpa, insomma, sostengono gli avvocati, è della disorganizzazione generale dei tribunali, non certo delle tattiche dilatorie degli imputati e dei loro legali. Intercettazioni - Anche se sono uno strumento importante per le indagini, non possono comunque essere «senza limiti».
«In linea generale - ha detto ancora Dominianni - si tratta di un atto giudiziario fraudolento perchè si riconosce ai cittadini la libertà e la riservatezza salvo poi violarla». Certo, spesso le intercettazioni «sono necessarie e in qualche caso pure indispensabili». però, «non possono essere utilizzati per una notizia di reato che non si abbia ancora».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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