da Milano
A lungo ignorata, la crisi negli Usa del settore dei mutui subprime (quelli concessi a soggetti con scarse credenziali di solvibilità) continua a segnare lestate da brivido delle Borse internazionali.
Per ora, però, nulla di drammatico: scivolata pesantemente martedì sera dopo lannuncio che American Home Mortgage non sarebbe stata in grado di finanziare prestiti per 300 milioni di dollari, Wall Street si è rimessa ieri in piedi (più 1,20% il Dow Jones, più 0,20% il Nasdaq), dando modo ai mercati europei di contenere le perdite al di sotto del 2%. Unica eccezione, Milano (meno 2,04% lo S&P/Mib), la sola tra le piazze europee ad accusare un caso di quasi il 5% dallinizio dellanno. Non potendo contare sulla reazione della Borsa Usa, i listini asiatici sono invece andati incontro a perdite pesanti: male Tokyo (meno 2,19% Tokyo), ancor peggio Hong Kong (meno 3,31%) e Shangai (meno 2,25%), il mercato che più di tutti deve anche guardarsi dalla possibilità di ulteriori restrizioni del credito da parte delle autorità cinesi.
Lassoluta mancanza di panico da parte degli investitori è laspetto positivo della pur delicata seduta di ieri, da contrapporre alle reazioni ben più scomposte registrate in occasione dei due terremoti borsistici verificatisi dallinizio dellanno. Lintervento tempestivo del segretario al Tesoro, Henry Paulson, secondo il quale limpatto dei mutui subprime sulleconomia americana - «mai così forte negli ultimi 10 anni» - è contenuto, unito allinatteso aumento dei contratti di compravendita di abitazioni in giugno, ha probabilmente evitato un altro tonfo dei listini. Resta, tuttavia, un atteggiamento improntato alla cautela, consigliato dalla pubblicazione dei dati della Mortgage Bankers Association, che hanno indicato come lindice che misura la richiesta di mutui per lacquisto di case da parte dei cittadini Usa sia sceso per la seconda settimana consecutiva. Ma la fonte di maggiore preoccupazione resta la situazione del comparto del credito. Dopo aver dovuto far fronte al collasso di due hedge fund, Bear Stearns ha annunciato ieri il blocco dei riscatti di un altro fondo a carattere speculativo, non essendo in grado di reggere le richieste di rimborso da parte dei risparmiatori. La banca daffari americana aveva scommesso negli ultimi anni soprattutto sui valori mobiliari legati al comparto dei mutui, dove con il solo Asset-Backed Securities Fund aveva investito 850 milioni di dollari.
Gli analisti restano divisi sulle prospettive delle Borse. «Stiamo cominciando a vedere i segni di influenze negative sui mercati», spiega a Bloomberg un analista.
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