Il Coordinamento unitario dei proprietari immobiliari, che riunisce le sigle Arpe-Federproprietà, Confappi e Uppi, alla luce dei provvedimenti legislativi in corso di attuazione o preannunciati dal governo, ha approvato un documento nel quale si sostiene che «lattuale federalismo fiscale, avulso da un contesto globale di riforma tributaria, a partire dallo stesso classamento degli immobili, porterà la futura service tax a prelevare solo dalle tasche dei piccoli proprietari, ancora di più degli attuali 18 tributi comunali, dei 10 provinciali e dei 18 regionali senza, attualmente, avere come contropartita la cedolare secca sui redditi di locazione, in sostituzione dellIrpef progressiva».
Il Coordinamento ha ribadito lesigenza di togliere, definitivamente dalla disciplina codicistica di settore tutti gli spunti che potrebbero configurare la personalità giuridicadel condominio, «che sarebbe deleteria per i piccoli proprietari in quanto: le minoranze condominiali sarebbero in balia delle maggioranze; i terzi fornitori avrebbero grosse difficoltà di essere pagati; le società di gestione faranno lievitare le spese; le parti comuni sarebbero in balia delle maggioranze condominiali; le società gestirebbero in prima persona tutti gli appalti condominiali; i condomini sarebbero totalmente estraniati dalla tutela del codice del consumatore».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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