Scene da Far-West capitolino ieri notte al Nomentano. Ma gli interpreti sono tutti romeni. La scena del delitto: un morto disteso per terra in un lago di sangue e due feriti trasportati durgenza allUmberto I e al Sandro Pertini.
Lesecuzione avvenuta la notte scorsa nel sottopassaggio della stazione Nomentana, e a cui hanno assistito dalle finestre dei palazzi alcuni abitanti di un quartiere di ceto medio, ha tutti i connotati di un regolamento di conti tra bande. Tre le vittime, tutte romene: un morto e due feriti gravi. E subito il centrodestra capitolino e gli abitanti della zona, dove nel pomeriggio si è svolta una manifestazione di protesta, hanno denunciato linvivibilità del quartiere e hanno chiesto maggiore sicurezza.
Secondo il racconto di alcuni testimoni, tutto sarebbe iniziato intorno alle 23,30. I primi colpi di pistola, uditi da alcuni residenti verso quellora, provenivano dal giardinetto di piazza Addis Abeba nei pressi del tunnel della stazione. La vittima, secondo alcune testimonianze, sarebbe stata avvicinata da un gruppo di persone che prima lhanno fatta inginocchiare, poi le hanno sparato alla testa. Altri colpi di pistola in successione hanno raggiunto gli altri due romeni, tuttora ricoverati in gravi condizioni allospedale Pertini e al policlinico Umberto I.
Lallarme è stato dato da una persona che ha chiamato il 113 poco dopo le 23,30 dicendo che qualcuno aveva sparato a un ragazzo che era uscito a piedi, ferito, dal sottopassaggio gridando e cercando aiuto. «Ho sentito degli spari e mi sono affacciata al balcone - ha detto una donna residente in via Val dAosta -. Allora ho visto un uomo che usciva correndo dal sottopassaggio e gridava Aiutatemi, aiutatemi».
Sono arrivate subito tre «volanti» della polizia. Gli agenti hanno soccorso luomo che aveva ferite darma da fuoco al torace e, addentrandosi nel sottopasso, hanno trovato un altro romeno ferito alladdome e il terzo, ormai morto, che aveva un colpo di pistola alla tempia. Non è nota al momento lidentità di nessuno dei tre romeni.
Lesecuzione del Nomentano è solamente lultimo dei tanti episodi di cronaca che nella capitale e nella provincia hanno coinvolto cittadini provenienti dalla Romania. Questi i più recenti: 24 settembre: tre romeni arrestati nella periferia di Tor Vergata, aggredivano giovani coppie per rapinarle, violentavano le donne e massacravano di botte luomo. 21 settembre: ad Ardea, un romeno di 23 anni uccide con una lastra di marmo per le lapidi un connazionale di 40 anni. 21 agosto: un gruppo di tre romeni aggredisce il regista Giuseppe Tornatore mentre tornava a casa e lo rapina del telefonino, delliPod e del portafogli. 13 agosto: un romeno di circa 40 anni è ucciso con più di 20 coltellate, nella zona di Casalotti. 23 luglio: tre romeni uccidono a martellate un loro connazionale, un ragazzo di 23 anni, ne fanno sparire il corpo e poi tentano unestorsione alla madre simulando un sequestro di persona. 1 luglio: sullA1, nei pressi di Roma, sei romeni muoiono e tre sono feriti in un pullmino che sbanda e si ribalta.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.