Francesca Amé
Limperativo è agire e non perdere tempo, specie se il giro di boa dei 35 è stato superato. Prima erano i 30, oggi - tra anni di università, lavoro precario, difficoltà di allontanarsi da mammà e un irrefrenabile desiderio di sentirsi sempre adolescenti - le donne si sono date 5 anni in più. Per essere single e libere, per avanzare sul lavoro, per fare improbabili viaggi con «Avventure nel mondo», per tornar tardi la sera e dormire sino al primo pomeriggio la domenica. Poi basta: se, superati i 35, tutto quello che prima vi divertiva (tipo serate tv davanti a Lost o aperitivi in centro) diventa improvvisamente troppo poco o troppo squallido, è giunto per voi il momento di cambiare. Bisogna trovare Mr. Right, Quello Giusto.
La definizione è di una simpatica attrice irlandese, Claudia Carroll, che ha appena sfornato un romanzo sullargomento. Il titolo parla da sé: Ricordami ancora... perché ho bisogno di un uomo? Il tempo stringe, il lavoro è pressante e i commenti delle amiche anche: non conviene affidarsi al caso, ma a un metodo collaudato di «caccia e pesca per ragazze». Anche questa battuta non è mia: lho rubata a quella furbacchiona di Melissa Bank - che anni fa vi scrisse sopra un fortunato libercolo, edito da Sperling & Kupfer - e che oggi vive a New York (sola) con gatto a carico. Abbandonati i diari stile Bridget Jones, le single over 35 di oggi non hanno voglia né di scherzare né di piagnucolare. Si organizzano.
Esempi: i tanti, tantissimi blog sullargomento servono per sentirsi meno sole, per darsi reciproci suggerimenti, per citare le battute di Sex and the city (che tutte hanno ormai in dvd per i periodi di astinenza). E poi i manuali. Anche se in Italia la saggistica di auto-aiuto attecchisce poco siamo certe che qualche single ha già comprato su Amazon un volume pubblicato qualche anno fa. Si tratta di Find a husband after 35: using what I learned at Harvard Business School di Rachel Greenwald, che ha applicato le teorie di marketing apprese nella prestigiosa università Usa alla sua «singletudine». Obiettivo: auto-promuoversi tra i signori maschietti e trovare subito Mr. Right. La cosa ha funzionato (oggi lautrice è moglie e madre) e Mrs Greenwald ha pensato di scrivere un libro in cui illustra il «Programma» che permette a chiunque di agguantare il marito ideale nellarco di 12 mesi. Tra i compiti quello di moltiplicare le possibilità di incontrare nuovi uomini (vietato fare colazione a casa: tutte al bar), assodare un amico di fiducia che tasti il terreno con chi ci interessa, migliorare la propria immagine in pubblico (evitare i musi e i racconti sulla cellulite) e così via. A cotanto metodo preferiamo le letture che scaldano il cuore: il libro della Carroll, ad esempio, è un condensato di spirito sagace che fa bene al morale delle pollastrelle sole. Eppure, tra il serio e il faceto, pone interrogativi non banali. Superati i 35 anni, le donne sentono di dover assumere ad ogni costo un nuovo ruolo: quello di moglie. (Talune anche quello di genitrice: ma questo è un altro problema. Leggetevi Le confessioni di una aspirante madre, scritto da Lisa Corva ed edito con successo da Sonzogno: ciascuna troverà un pezzetto di sé, paure comprese).
Orologio biologico? Convenzioni sociali? Timore della solitudine? Ansia per il futuro? Orgoglio? Non è dato sapere, sta di fatto che anche le star più intraprendenti non sfuggono alla legge del matrimonio demergenza: Madonna fa di tutto per tenere in piedi il suo (ultimo?) legame, Jennifer Lopez ha trovato finalmente una dolce metà che comprenda la sua anima latina (il portoricano Marc Anthony: marito numero 3 e Nicole Kidman, sfuggita allossessione di Scientology, a breve si metterà un nuovo anello al dito. A casa nostra anche la perfettina Federica Panicucci si consolerà del non brillante rientro televisivo con fiori darancio estivi con dj Fargetta.
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