Non ce lha proprio fatta a resistere, Walter Veltroni. Dopo lapprovazione-spot del nuovo Prg avvenuta la sera precedente, mercoledì mattina si è presentato al convegno organizzato allAra Pacis sulle «Nuove metropolitane di Roma». Una kermesse organizzata da Roma Metropolitane proprio nellultimo giorno da sindaco di Walter. Una coincidenza che agli esperti di veltronismo non è sembrata affatto casuale. «Abbiamo dimostrato - ha esordito trionfante il segretario del Pd - che si può realizzare un sistema di metro che passa nel cuore della città, dove cè la nostra archeologia». Quindi, immancabile, lamarcord: «Quando negli anni 70 andavo in vacanza a Parigi e a Londra, mi veniva data una cartina con la rete delle metropolitane. Era unemozione fortissima, perché a Roma questo non esisteva. Questa alle mie spalle è la cartina che, nel 2011, potrà avere in mano un ragazzo che verrà qui. La città sarà completamente servita dalla metro».
Uno scenario suggestivo ma lontano dalla realtà. Specie per quanto riguarda il fondamentale tratto in pieno centro storico della futura linea C. Da quasi un anno e mezzo ormai, su Il Giornale documentiamo le enormi difficoltà nella realizzazione delle stazioni Venezia, Chiesa Nuova e Argentina, dovute proprio alla presenza di importanti reperti archeologici. Uninchiesta più facile del previsto, la nostra, basata sulla pubblicazione di alcuni rapporti interni di Roma Metropolitane sullo stato dei lavori, allarmanti relazioni della Sovrintendenza, ricorsi al Tar. Tutte carte eloquenti, nessuna dietrologia. A testimoniare che non eravamo così lontani dalla verità è poi arrivata la notizia della soppressione della fermata prevista a Largo di Torre Argentina (che tuttavia mercoledì ancora compariva nella cartina alle spalle di Veltroni), e dellavventuroso ri-posizionamento delle uscite di «Venezia» deciso dal Campidoglio e dal presidente di Roma Metropolitane, Chicco Testa. Così, quando allAra Pacis lex sindaco ha affermato che visitando gli scavi a piazza Venezia ha «visto la stratigrafia della storia di Roma», viene da chiedersi cosa altro avrebbe potuto ammirare: non certo lo scheletro di una nuova stazione, dato che i sondaggi archeologici, che avrebbero dovuto terminare quasi un anno fa, sono ancora in alto mare.
Eppure neanche la scintillante grancassa riesce a nascondere i lati oscuri della vicenda: il sistematico silenzio circa gli interrogativi posti da queste colonne, loccultamento delle informazioni sulla tratta centrale che stride con la «fanfara» sullavanzamento dei cantieri nella tratta San Giovanni-Pantano.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.