Iacchetti «chiede scusa» al Signor G

Da domani a mercoledì 3 febbraio, Una «tre giorni» all’insegna del «Signor G». Protagonista al Teatro Nuovo dell’omaggio a Giorgio Gaber è Enzo Iacchetti, da sempre, oltre che amico personale, grandissimo estimatore dell'opera gaberiana, nonchè vivace e versatile padrone di casa al Festival Gaber di Viareggio, che coinvolge attori, artisti e amici del cantautore milanese scomparso il primo gennaio del 2003. «Chiedo scusa al signor Gaber» è dunque lo spettacolo-tributo all'amico e maestro Giorgio Gaber che debutta domani nella sala di piazza San Babila (per informazioni e prenotazioni: 02-794026, www.teatronuovo.it), con repliche il 2 e 3 febbraio, anteprima di una lunga tournèe nei teatri italiani. Più nel dettaglio, lo show si ricollega al primissimo repertorio dell'artista, che Iacchetti - assieme alla Witz Orchestra e a Marcello Franzoso - ha rivisitato con particolare ironia. Da Il Riccardo a Barbera & Champagne, dal Cerutti Gino a Torpedo Blu, passando per Ma pensa te e Porta Romana, tornano in scena i titoli che negli anni Sessanta hanno decretato per Gaber un successo mai più appannato e che piuttosto, col passare del tempo, delle mode e delle «tendenze», si è arricchito via via di importanti e significative evoluzioni. «Chiedo scusa al signor Gaber» é molto più di una raccolta di cover: le canzoni vengono stravolte, riscritte e «contaminate» con citazioni e riferimenti alla musica italiana contemporanea.

Un'operazione, nata da un disco non a caso considerato dalla critica «uno dei migliori dell'anno», volta a «far sì che chi conosce Gaber non lo dimentichi mai, e chi non lo conosce possa sapere quanto fosse bravo, inimitabile e irraggiungibile», spiega Iacchetti.

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