Le piccole e medie imprese, che rappresentano l'ossatura dell'economia italiana, si trovano davanti a molteplici sfide, e in questo scenario l'innovazione nell'Information communication technology costituisce una leva per trasformare e rendere i business più efficienti e competitivi. Il paradigma del cloud computing, ovvero lo sfruttamento di sistemi, software e servizi Ict non più installati all'interno dell'azienda ma fruiti tramite Internet consente alle Pmi di cogliere le opportunità delle tecnologie di ultima generazione. E di farlo in modo più efficiente anche dal punto di vista finanziario.
In questo nuovo contesto, accanto alle aziende utenti finali di Ict e ai produttori di tecnologie, si assiste così anche alla crescita di operatori in grado di fare da anello di congiunzione tra la domanda e l'offerta Ict capitalizzando su questa nuova modalità di fruizione.
Di questo nuovo scenario parliamo con Alberto De Angelis, responsabile del mercato delle piccole e medie imprese Ibm Italia, fornitore globale di tecnologie e servizi Ict che ha delineato anche una strategia di supporto al mondo dei Managed Service Provider (Msp). «Tra le sfide che oggi le Pmi devono affrontare - esordisce De Angelis - vi sono le esigenze di rendere variabili i costi, di essere competitive a fronte di risorse pari o addirittura in diminuzione, e di affrontare nuove necessità sul fronte tecnologico come l'adozione di strategie per il mobile computing e la sicurezza. Il convergere di queste esigenze spinge le imprese a prendere in considerazione il cloud computing. In particolare vediamo un fortissimo interesse da parte delle aziende più piccole».
Il cloud sta diventando sempre di più un passaggio obbligato per le strategie Ict di moltissime imprese. E diventa un'opportunità per gli operatori per ampliare il proprio parco clienti. «Le esigenze Ict delle imprese, e le modalità con cui si chiede che vengano soddisfatte - continua De Angelis - sono molto frastagliate. Di conseguenza, anche l'offerta diventa sempre più articolata».
Sul mercato, quindi, accanto a qualche realtà specializzata in offerte cloud per le Pmi e già consolidata, si assiste al debutto di nuovi protagonisti. Si segnalano operatori Ict tradizionali che adottano anche questo modello, aziende di telecomunicazioni che introducono servizi cloud, e anche imprese utenti finali che, dopo avere esternalizzato i propri dipartimenti It, trovano che questi ultimi sono in grado di offrire servizi anche a società non appartenenti al proprio gruppo.
Ma quali sono le tecnologie e i servizi che le imprese possono utilizzare con profitto attraverso il cloud? «Un esempio - risponde il responsabile del mercato delle piccole e medie imprese Ibm Italia - sono gli strumenti di collaboration. Già da qualche le imprese hanno iniziato a utilizzare, per le comunicazioni e la collaborazione all'interno e con il mondo esterno, non solo l'email, ma anche instant messaging, blog interni, forum, Intranet, team room, videoconferenza. E per tutto questo hanno necessità di piattaforme integrate».
Un altro esempio riguarda le soluzioni per sviluppare applicazioni utilizzabili sui dispositivi mobili, sia dei propri dipendenti sia dei clienti finali, oltre che per gestire i device mobili dei collaboratori.
Quale il ruolo di Ibm in questo contesto? Con le sue svariate tecnologie hardware e software, i suoi servizi scalabili, l'esperienza ed eventualmente anche le sue formule di finanziamento e di comarketing, Big Blue si candida a essere il partner ideale dei Managed Service Provider per creare offerte cloud di successo sul mercato delle Pmi italiane.
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