Ibra giustizia l'Inter: il Milan resta in vetta

Derby giocato sui nervi: rossoneri in vantaggio su rigore, poi espulso Abate. Nerazzurri mai pericolosi. Zarate show: Napoli battuto. Pastore lancia il Palermo, il Genoa vince a Cagliari. Ok anche Udinese, Bologna e Parma

Ibra giustizia l'Inter: 
il Milan resta in vetta

Milano - Sotto il segno di Ibrahimovic. Il derby inizia con lo svedese (abbondantemente insultato dai suoi ex tifosi) che scappa in contropiede, si fa stendere da Materazzi e trasforma il rigore dell'1-0. E finisce con lo stesso svedese che addomestica e addormenta un pallone in bandierina per far trascorrere gli ultimi secondi di una partita nervosa, bruttina e con pochissime occasioni. La vince il Milan perché parte forte e mette subito alle corde l'Inter. I nerazzurri la perdono per la lentezza e l'approccio sbagliato, ma anche per le pochissime idee messe in campo in tutti i 90'. Benitez sacramenta per altri tre infortuni ai suoi. Obi, Milito e Materazzi vanno al tappeto.

Ibra giustiziere Al 3' Ibrahimovic se ne va in contropiede con Lucio e Materazzi a ruota. Alla frenata in area, il difensore azzurro lo stende. E' rigore. E Ibra non si fa pregare: 1-0. Il canovaccio di Allegri funziona: palla dietro la difesa per il suo bomber che si allarga. E l'Inter va in affanno. Al 13' lo svedese pesca il taglio di Flamini, anticipato nel cuore dell'area. Quattro minuti dopo lancio di Gattuso, ancora Ibra addomestica il pallone di punta e centra per Seedorf, serve un guizzo di Cordoba per evitare il raddoppio. Al 20' il suggerimento è di Ambrosini. L'odiato ex da destra prova la sventola incrociata al volo: alta di poco sulla traversa. L'Inter è tramortita. Si vede al 40' con una punizione di Sneijder da vertice sinistro dell'area. Ma la palla dell'olandese si spegne sull'esterno della rete. All'intervallo Benitez realizza di averci capito pochissimo e, causa l'infortunio di Milito, sposta Snijder più avanti ed Eto'o vicino all'area milanista. Sneijder ci prova altre due volte da lontano (sulla seconda è bravissimo Abbiati). Al 15' l'episodio che potrebbe cambiare il derby. Parapiglia Pandev-Abate con il milanista che rimedia il secondo giallo e lascia i suoi in 10. L'Inter sale di colpi e guadagna campo, ma non si rende mai pericolosa. L'occasione migliore è per il Milan. Ambrosini lancia Ibra e lo svedese pesca l'inserimento di Seedorf: il destro dal limite dell'olandese accarezza il palo. E' il 23'. Lì i rossoneri rinculano e aspettano la fatalità. Che non arriva. E' ancora Sneijder a mettere i brividi agli avversari con un destro incrociato pericoloso. Poi è il nulla. L'Inter perde un derby dopo due anni, in casa dopo 46 partite imbattuta. E' proprio finita l'era Mourinho. Ora anche la classifica preoccupa. La vetta lontana sei lunghezze.

La Lazio batte il Napoli Reja si gode il Zarate show. La Lazio batte per 2 a 0 il Napoli all’Olimpico e torna momentaneamente in testa. I biancoazzurri salgono a 25 punti. Nel primo tempo Zarate va in rete al 15’, lanciato da un assist di Mauri. Lavezzi prende un incrocio e, nella seconda frazione al 16’, Floccari segna il raddoppio, sempre su assist dell'argentino. Una traversa anche per Zarate.

Arrivano Palermo, Genoa e Udinese A quota 17 punti irrompe un terzetto. I rosanero di Delio Rossi vincono 3-1 il derby di Sicilia contro il Catania trascinati da Pastore. Tripletta per il centrocampista argentino che, alla vigilia, era in dubbio per la botta al ginocchio rimediata mercoledì a San Siro contro il Milan. In mezzo accorcia le distanze per i rossoazzurri di Giampaolo la rete di Terlizzi in mischia su calcio d'angolo. L'Udinese, invece, è tutto nei piedi di Di Natale. Il bomber tascabile con una tripletta nel primo tempo affonda il Lecce. Nella ripresa poi gli uomini di Guidolin dilagano con Floro Flores e prima del 90' c'è gloria anche per Handanovic che para il rigore di Di Michele. Seconda vittoria consecutiva per Ballardini sulla panchina del Genoa. A Cagliari (dove ora Bisoli rischia il posto) decide il colpo di testa di Ranocchia dopo un calcio d'angolo.

Samp pari e contestata La Sampdoria, ancora senza Cassano, non riesce a segnare. Il Chievo è ben messo in campo da Pioli e a Marassi finisce 0-0. Blucerchiati e veronesi salgono a braccetto a quota 16. Fischi da tutto lo stadio Ferraris contro la Samp a fine partita. Aperta contestazione anche da parte di alcuni tifosi in tribuna, che si sono rivolti direttamente al presidente Riccardo Garrone mentre scendeva le scale per andarsene. Al grido di "pagliaccio" e "vai a sparare" (riferimento alla nota passione del presidente blucerchiato, provetto cacciatore), i tifosi l’hanno invitato a usare "la mano dura" verso la squadra. Pesa anche l'atteggiamento di esclusione del presidente verso Cassano.

Bagarre in coda Chi respira è il Bologna che, in casa, riesce a superare il Brescia di Iachini reduce da due pareggi contro Inter e Juventus. Di Vaio regala una gioia ai suoi tifosi con una girata a fil di palo da fuori area, poi Viviano si supera in due occasioni su Diamanti. Resta solo in fondo alla classifica il Bari di Ventura sconfitto dal Parma a domicilio. Decide la rete di Candreva nella prima frazione. E, nella ripresa, nel momento di massimo sforzo dei pugliesi, la doppia espulsione di Masiello e Donati.

Risultati Inter-Milan 0-1, Lazio-Napoli 2-0, Bari-Parma 0-1, Bologna-Brescia 1-0, Cagliari-Genoa 0-1, Palermo-Catania 3-1, Sampdoria-Chievo 0-0, Udinese-Lecce 4-0, Fiorentina-Cesena 1-0 (ieri), Juventus-Roma 1-1 (ieri).

La

classifica Milan 26, Lazio 25, Napoli 21, Juventus e Inter 20, Roma 19, Palermo, Genoa e Udinese 17, Sampdoria e Chievo 16, Fiorentina 15, Catania, Parma e Bologna 14, Lecce 12, Cagliari, Brescia e Cesena 11, Bari 9.

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