(...) Alla Spezia tre candidati si sono ritirati e hanno «occupato» la sede. A Imperia il dirigente Sergio DAloisio, membro del coordinamento regionale e provinciale, ha lasciato addirittura il partito, spiegando che il suo «disagio è iniziato da tempo, ma gli ultimi eventi (congresso nazionale e candidature regionali) hanno fatto maturare questa sofferta decisione». Nel mirino latterraggio della hostess, ma soprattutto la «politica nazionale familistica e contraddittoria» e «la politica regionale dove lonorevole Paladini ha disperso le risorse accumulate in anni di lavoro». Ce nè per tutti, anche per il coordinamento di Imperia. Soprattutto il terremoto interno non ha più solo epicentro alla Spezia.
Giovanni Paladini liquida la polemica. «Siamo al teatro, non più alla politica - taglia corto e ribalta le accuse - Occupazioni di sedi fatte con le chiavi in mano, chi voleva essere blindato nel listino che non accetta che altri siano al posto suo. Nessun problema, la gente non ci mette molto a capire. Ma una cosa è certa: dovremmo pensare tutti al bene del partito e a vincere. E così non vinciamo». Sul caso DAloisio risponde anche il coordinatore provinciale di Imperia per dire che il partito è compatto e non risentirà della defezione. Mentre alla Spezia ci penserà il Pd a raccogliere le firme per gli alleati che allultimo momento hanno perso candidati e sottoscrizioni.
Se nellIdv lo scontro è aperto, nellUdc le «voci» vengono ufficialmente smentite. Gabriella Mondello e Giovanni Boitano, «acquistati» allultimo dal Pdl, starebbero cercando voti per una netta affermazione elettorale con lobiettivo di ridisegnare gli equilibri interni al partito a scapito del segretario Rosario Monteleone. «Non servono le prove di forza interne, anche perché sono io la parlamentare dellUdc - risponde cordiale ma secca Gabriella Mondello - Sono voci alimentate dallassenza mia e di Boitano alla presentazione di Monteleone a Chiavari, ma io ero a votare alla Camera e Boitano era un candidato che non poteva andare alla presentazione di un collega». Di un concorrente-rivale interno? «È giusto che si sappia che la candidatura di Boitano è stata voluta personalmente da Pierferdinando Casini per avere una lista più forte, anche in virtù di una competizione interna. E poi non dico che Monteleone debba a me la sua permanenza alla guida dellUdc ligure, ma di certo io ho sempre speso buone parole per lui».
Lui, Monteleone, preferisce non cadere nella polemica, ma aspetta.
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