Qual è lo spettacolo più strombazzato e atteso della musica colta made in Italy? Direte voi, la Prima della Scala, lappuntamento milanese del 7 dicembre, questanno dedicato al Don Giovanni. Invece no. In cima alla classifica dellevento più esclusivo del settore, svetta lanteprima del 4 dicembre. Tecnicamente sarebbe la prova generale, lultimo ciak prima della messa in onda. Ma la «primina» scaligera è unica nel suo genere poiché vede il teatro riempirsi degli amanti della lirica dultima generazione. Così ieri sera Don Giovanni è andato in scena «vietato ai maggiori di anni 30», e con il cast del 7 dicembre: da Peter Mattei (Don Giovanni) a Bryn Terfel (Leporello), da Anna Netrebko (Donna Anna) a Barbara Frittoli (Donna Elvira). Ovviamente Daniel Barenboim alla direzione e Robert Carsen alla regia.
La Scala, negli ultimi anni si sta muovendo con determinazione nel coinvolgere i giovani spettatori. E questa è una delle iniziative più intelligenti, alla sua quarta edizione. Non vi possiamo anticipare nulla di quello che sè visto e udito: sui giornalisti pende il divieto di parlarne prima di SantAmbrogio. Perché di fatto, in questo caso, i protagonisti sono i ragazzi under 30 che il 4 novembre (giorno davvio della campagna vendite) sono riusciti a procurarsi il biglietto, a soli 10 euro.
Il copione, da quattro anni, è lo stesso. In poche ore i biglietti si sono volatilizzati. Filippo, ventanni, per esempio, il 4 novembre si è messo alla postazione Internet alle quattro del mattino spuntando tre bigletti (due erano per gli amici) dopo sei ore di clic. Matilda, invece, 27 anni, spiega che il 4 si ritrovò il sito non più operativo: in tilt per la mole degli accessi. Ha riprovato lindomani, tenacissima, ed eccola qui.
In generale i giovani spettatori conoscono il soggetto nei dettagli, ma non sempre sono ferrati sul fronte dei cantanti. Tuttavia a pochi sfugge chi sia la Netrebko: la diva. È la cantante glam del momento, nota anche per la sua avvenenza (ora messa un po in crisi dagli almeno dieci chili di troppo). La Netrebko era la donna taglia 40, viso dai tratti delicati, una vera delizia per i registi che le hanno cucito su misura spettacoli che potessero sfruttarne la beltà. E a dire il vero, assieme a lei, in questo Don Giovanni, era attesa il soprano del Baltico Elina Garanca, però in dolce attesa e dunque sostituita da Barbara Frittoli. Appunto, la Garanca è laltra fanciulla fascinosa del mondo della lirica che ormai esige ai suoi operatori il pacchetto completo: bellezza di voce e di corpo, neanche fossero attori.
I giovani, in realtà, spesso danno lezioni. E in barba al fascino di taluni/e, il più bellapplauso a scena aperta (riferiamo del primo atto) lo concedono al Leporello di Terfel e alla sua vivace Aria del catalogo. È la freschezza di questo pubblico a intrigare gli stessi artisti. Per esempio, Barbara Frittoli, soprano impegnata nel ruolo di Donna Elvira, e madre di unadolescente, prima di metter piede in palcoscenico scommetteva che questo Don Giovanni sarebbe piaciuto molto ai giovani, «ha un dinamismo e una serie di trovate che li conquisterà». E così fu.
È piaciuta, lasciandoli pure spiazzati, la lettura un po metateatrale di Carsen, il dinamismo di questi cantanti chiamati a essere attori ancor prima che cantanti. Per il primo atto sono tre gli applausi in corso dopera: per Terfel, il cantante, che a detta dei giovani, più convince, quindi Filianoti e Netrebko (ma qualche giovanotto avanza riserve...).
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