nostro inviato a Torino
«Di strategico, per noi, cè solo Fiat. Il resto delle società rappresentano opportunità per la creazione di valore. Ci vogliamo preparare ai prossimi investimenti. Continuiamo, in pratica, la nostra strategia di diversificazione geografica e settoriale. E per aver più flessibilità in proposito lanceremo un bond decennale da 500 milioni, un passo importante che solo un anno fa non avremmo potuto fare». Nellintervento di Carlo SantAlbano, ad dellIfil, allassemblea degli azionisti ci sono due punti fermi: la centralità del Lingotto nel futuro della holding che fa capo agli Agnelli e unaccelerazione sul fronte degli investimenti in Europa, Asia e Usa («escludiamo solo auto e biotecnologie»), dopo la recente acquisizione del controllo delloperatore di servizi immobiliari C&W, testimoniata dallobbligazione che sarà emessa nel giro di due settimane con lobiettivo anche di rifinanziare il debito esistente. Lassise di ieri, anticipata da una riunione del cda, è stata presieduta da Gianluigi Gabetti, tornato in sella dopo il verdetto della Corte dappello che ha sospeso lefficacia delle sanzioni Consob in merito alla vicenda con cui lIfil era riuscita a mantenere il controllo della Fiat. Al fianco di Gabetti il vicepresidente John Elkann che oggi esordirà alla presidenza della «cassaforte» Ifi, la cui assemblea si terrà nel pomeriggio.
E anche allIfil, come ribadito Gabetti, «ci sarà un graduale e ben cadenzato passaggio di consegne come già in atto in altre società». Da parte sua il giovane erede dellimpero Agnelli ha voluto sottolineare di essere sempre più coinvolto, già dal 2006, allinterno delle holding nelle quali «mi impegnerò in modo graduale e con sempre maggiore intensità». Il cda di ieri ha intanto approvato i conti trimestrali della holding che, grazie alla partecipata Fiat, hanno visto salire lutile a 87,4 milioni contro i precedenti 67,3 milioni.
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