Più insopportabili di Günter Grass, ne converrete, sono solo quei buffoni che vorrebbero levargli il premio Nobel per la letteratura. Riassunto: lo scrittore tedesco, classe 1927, ha confessato che a 15 anni fu arruolato nelle SS e allora putiferio, scandalo europeo, gente che non vuol più rivolgergli la parola e che vuole togliergli la cittadinanza onoraria e ora appunto il Nobel. Non che sia facile essere più insopportabili di Günter Grass: moralista pesante, alla tedesca, maestrino tronfio della democrazia, istanza morale del suo Paese con qualcosa da dire su tutto e tutti, romanziere ideale per quella Germania che fu culla del pensiero e ora parcheggia la mountain bike fuori dai centri commerciali: in un mondo normale, uno come lui, neppure volontario bensì chiamato nelle Waffen SS a 15 anni, dico 15, sarebbe stato assolto da tempo come un qualsiasi Norberto Bobbio, se non addirittura un Dario Fo.
E invece eccolì lì, i tedeschi: come il Fascismo in Italia, il Nazismo viene trattato in Germania come un'alienazione di pochi e non come una fascinazione che invero accese una maggioranza. Per quanto riguarda il Nobel, se il premio gli fosse tolto per una motivazione politica, si renderebbe almeno ufficiale ciò che già sapevamo: che è un premio politico. Non lo faranno, e resterà un premio politico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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