Chiara Campo
Arrivare alla stazione Cadorna e non trovare nemmeno un treno in partenza. Allora di punta, per di più: alle 18.45 la circolazione è stata completamente interrotta. Un incubo per migliaia di passeggeri che da lì si sono dovuti spostare con la metropolitana fino alla fermata di Garibaldi e, come un fiume, raggiungere il Passante e sopportare code e spintoni per riuscire a salire sulla carrozza stracolma. Prossima fermata, Bovisa, dove erano state «trasferite» tutte le partenze previste da Cadorna e dove si sono accumulati ritardi di un paio dore e soppressioni. Tutto dovuto, ha fatto poi sapere Ferrovie Nord Milano, alla caduta sui binari di materiale di un cantiere. È accaduto allaltezza del cavalcavia di Mac Mahon, lincidente ha bloccato intorno alle 17.30 un treno partito da Novate per raggiungere Cadorna, per fortuna si trattava di un convoglio addetto al trasporto di materiale, per cui non cerano passeggeri a bordo.
Per garantire il rientro dei pendolari, almeno fino alle 18.45 le Nord hanno utilizzato lunico binario in servizio per trasportare quante più persone possibile a Bovisa, dopodiché la circolazione tra Cadorna e Bovisa è stata completamente interrotta per liberare il binario e fare verifiche per la sicurezza. Tutti i treni, pertanto, arrivavano e partivano da Bovisa. Alla stazione di Cadorna un addetto delle Nord forniva allinfinito la trafila da seguire alle centinaia di pendolari che arrivavano in stazione e la scoprivano senza treni alle banchine: «Prendete gratis la linea verde del metrò fino a Garibaldi, di lì il Passante fino a Bovisa e troverete tutti i vostri treni in partenza». I ritardi pesanti e le soppressioni, specialmente per i treni diretti a Como, Varese e Novara, si scoprivano una volta lì, laffollamento delle carrozze del metrò e del Passante, già durante il tragitto. Anche la partenza e il capolinea del Malpensa Express sono stati trasferiti a Bovisa. Rassegnati i pendolari, in molti si fermavano a chiedere alladdetto di Fnm se qualcuno si fosse fatto male nellincidente.
La Fit Cisl della Lombardia ha denunciato che «ancora una volta, i lavori pubblici eseguiti nel settore dei trasporti sono improntati alla superficialità e al pressappochismo». Le imprese di costruzioni, sostiene il segretario generale del sindacato, Dario Balotta, «cercano sempre di trarre il massimo profitto a discapito della sicurezza e della spesa pubblica.
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