Il convegno «L'imprenditore cristiano e la crisi economica nella società globalizzata» promosso dal comitato giovanile Ucid a Genova ha rappresentato un importante momento di riflessione e confronto per la realtà politica ed imprenditoriale ligure. L'aumento della concorrenza internazionale, con l'emergere di nuove potenze economiche e industriali come la Cina, l'India o il Brasile, ha rafforzato la pressione sull'economia; l'impatto di una simile mondializzazione dell'economia, associata a profondi sconvolgimenti tecnologici, si sta traducendo in un'accelerazione delle trasformazioni dell'industria europea. Finora la strategia di Lisbona non ha consentito di dare una risposta politica alle trasformazioni economiche e industriali e non ha aiutato gli Stati membri a gestire le difficoltà risultanti in materia di occupazione, di finanze pubbliche, di forza di attrazione degli insediamenti nel territorio o di miglioramento generale dei risultati economici.
Se vogliamo che la strategia non diventi un requiem per un sogno, occorre individuare per chi e con chi fare «Lisbona». In questo contesto diventa vitale il ruolo dell'imprenditore cristiano. Gli imprenditori liguri potranno certamente dare un grande contributo su scala europea.*Vicepresidente Parlamento Europeo
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