Un improvviso eccesso di assenza

Ma cosa dice Berlusconi di que­st’Italia dove s’ammazza ogni giorno qualcuno, a cominciare dagli im­prenditori, perché non sa come andare avanti?

Un improvviso eccesso di assenza

Ma cosa dice Berlusconi di que­st’Italia dove s’ammazza ogni giorno qualcuno, a cominciare dagli im­prenditori, perché non sa come andare avanti? Cosa dice Berlusconi di questo Paese che dà il maggior consenso possibile al governo nel peggior momento possibi­le? Cosa dice Berlusconi di questa magi­stratura che si ravvede o procede con i piedi di piombo con lui e con Dell’Utri? Cosa dice Berlusconi di questo clima politico unitario di universale Mosceria, dopo la quotidiana Sovreccitazione? Ma cosa dice Berlusconi soprattutto del suo passaggio così brusco dalla sovra­esposizione alla totale rimozione?

Fossi in lui mi tormenterei a capire co­s­a è successo in questo Paese ossessiona­to da Berlusconi, nel bene e nel male, spaccato radicalmente in due, che d’un tratto lo dimentica e cancella tutto. Ogni tanto s’intravede Berlusconi come una personcina tra le altre, magari di spalla, o come il reperto di un’Antichità che dista solo quattro mesi.

Cos’è,voglia di dimen­ticare quel clima, paura d’affogare nella crisi, depressione postparto o postlutto, macchinazione per resettarlo, passag­gio a uno stadio surreale e paranormale? Fu rimosso nell’immediato, ma poi, pian piano che si rimarginano le ferite, il giudizio si farà più equilibrato e sereno, si passerà dalla cronaca alla storia? O al contrario, in questo

Paese estremi­sta nelle parole, l’eccesso di presenza precede l’eccesso di assenza,e l’assillan­te d’un tratto si fa inesistente? Non so spiegarmi cosa sia successo. Cavaliere, non stia zitto, ci dica la sua. Ma in breve.

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