Inflazione ancora ferma a maggio. Per il quinto mese consecutivo il carovita è infatti rimasto stabile all'1,9% anche se i prezzi, su base mensile, sono cresciuti dello 0,3%. A tenere fermo il tasso annuo è l'intrecciarsi dell'accelerazione di alcune voci, come i trasporti, e il rallentamento di altre, come la casa. In ogni caso è ancora il comparto energetico che, seppure in decelerazione (meno 0,2% su aprile), continua a condizionare l'andamento dei prezzi, con un aumento tendenziale dell'8,2%. Il dato generale, dunque, è stabile (e secondo l'Isae lo sarà anche nei prossimi mesi, con una moderata risalita in autunno), ma commercianti e sindacati lanciano l'allarme: il carovita, avvertono, non si muove perché non si muovono i consumi. In crescita, invece, appare l'indice armonizzato (quello utilizzato su base europea e che tiene conto anche di sconti e saldi), passato dal 2,2% di aprile al 2,3% di maggio.
A maggio il capitolo che ha mostrato le maggiori tensioni sul fronte dei prezzi è stato quello dei trasporti (mensile più 0,7%, annuo più 4,4%), condizionato, ma non solo, dall'andamento del greggio. I combustibili hanno messo due marce differenti: la benzina ha segnato un rincaro mensile dello 0,8%; in calo dell'1% mensile risulta invece il gasolio, che tuttavia mantiene un rincaro annuo del 18,4%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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